Crea Avvocati per la tutela del brand Gambero Rosso
Crea Avvocati Associati, con il partner Nicoletta Colombo (nella foto) e l’associato Giulia Silipo, ha assistito Gambero Rosso S.p.A. (già Gambero Rosso Holding S.p.A.) e Gambero Rosso Digital S.r.l. (già Gambero Rosso TV S.r.l.) per ottenere l’inibitoria all’utilizzo del brand “Gambero Verde” da parte del Gruppo Editoriale Il Manifesto.
Nel novembre 2017, Gambero Rosso era venuta a conoscenza del fatto che il quotidiano Il Manifesto stava per lanciare sul mercato un nuovo supplemento settimanale al quotidiano con titolo “Settimanale ecologista del Manifesto Il Gambero Verde”, inerente a tematiche relative alla green economy e alle buone pratiche ecosostenibili, tra cui anche argomenti inerenti al cibo.
Pubblicati i primi numeri dell’inserto, Gambero Rosso è stata costretta a chiedere l’emissione di un provvedimento cautelare di inibitoria al Tribunale di Roma. Il Tribunale capitolino, dopo aver esaminato il ricorso cautelare e le difese svolte da Il Manifesto, a seguito di ampia discussione, ha accolto integralmente le domande di Gambero Rosso, disponendo l’inibitoria all’uso del segno Gambero Verde e il ritiro dal commercio dei relativi prodotti editoriali.
In particolare il Tribunale, dopo aver riconosciuto che il marchio Gambero Rosso è da considerarsi, nel settore editoriale, un marchio forte che gode di rinomanza, ha ritenuto che l’uso dell’espressione “Gambero Verde” per un prodotto editoriale è in netto contrasto, oltre che con i principi di buona fede, anche con gli articoli 20, lett. b) e c), c.p.i., confermando quindi la contraffazione del marchio di titolarità della ricorrente. Il Tribunale, inoltre, ha concluso che l’uso del titolo “Gambero Verde” da parte de Il Manifesto è contrario alle norme poste a tutela della leale concorrenza, riconoscendo nella condotta di parte resistente un specifico intento di agganciamento alla notorietà del marchio “Gambero Rosso” della ricorrente.
A seguito della definizione del giudizio cautelare, le parti hanno raggiunto un accordo, che ha cristallizzato il contenuto del provvedimento di inibitoria.