CORDEIRO GUERRA, TRAVERSI E CASELLATO PER 1,2 MLD A MENARINI E ALEOTTI

La corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura di Firenze contro la decisione con cui il riesame ha annullato il sequestro preventivo da 1,2 miliardi disposto nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione della casa farmaceutica Menarini. La somma, quindi, resta a disposizione della famiglia Aleotti, proprietaria dell'azienda. La decisione della Cassazione giunge al termine di un lungo e articolato iter, fatto di ricorsi e controricorsi. Il procedimento è ora in fase di udienza preliminare: gli imputati sono 13, fra i quali i figli del patron Alberto Aleotti, Lucia e Giovanni, accusati di riciclaggio e evasione fiscale. La posizione di Alberto Aleotti, 90 anni, accusato di truffa, è stata però sospesa per le sue condizioni di salute. Il sequestro da 1,2 miliardi scattò nel novembre 2010, nell'ambito dell'indagine coordinata dai pm Ettore Squillace Greco, Giuseppina Mione e Luca Turco e condotta dai carabinieri del nas. Nel ricorso al riesame, la difesa di Aleotti – gli avvocati Roberto Cordeiro Guerra (in foto), Alessandro Traversi e Mario Casellato – sostenne che la somma, che risultava scudata, non era provento di truffa ai danni dello Stato, come sostenuto dall'accusa.

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