CONSONNI SU OSCAR PISTORIUS

Legalcommunity.it sta seguendo il procedimento giudiziario contro Oscar Pistorius (in foto) per la sua grande rilevanza mediatica. Il campione sudafricano è da molti anni legato all'Italia, dove passa molti mesi nella stagione agonistica e dove ha da anni stabilito la base dei suoi allenamenti estivi (prima a Grosseto e di recente a Gemona del Friuli). Ma in Italia Oscar ha anche uno dei suoi legali di riferimento degli ultimi anni: Marco Consonni dello studio Orsingher Ortu. Nel 2008 Marco Consonni, unitamente all'avvocato newyorkese Jeffrey Kessler (all'epoca entrambi soci di Dewey & LeBoeuf), ha assistito Oscar Pistorius nell'arbitrato al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna contro la IAAF, la Federazione Internazionale di Atletica Leggera, conclusosi vittoriosamente per l'atleta paralimpico sudafricano con una storica sentenza che lo riammetteva alle competizioni fra i normodotati. In seguito Consonni ha continuato ad assistere Pistorius nei suoi affari legali italiani ed europei e vanta quindi con l'atleta e il suo entourage una lunga frequentazione professionale e personale. Legalcommunity.it ha chiesto a Consonni dei commenti sull'attuale situazione. "Posso commentare i tragici eventi del 14 febbraio che hanno portato alla morte della fidanzata Reeva solo sulla base di quanto riferito dalla stampa", dice Consonni, che pure è in contatto in questi giorni col team dell'atleta. "Quello che sembrerebbe emergere dal procedimento è che la tesi dell'accusa di un omicidio premeditato è tutta ancora da dimostrare. La stessa accusa ha dovuto riconoscere che la ricostruzione dei fatti fornita da Oscar non è contraddetta dagli accertamenti investigativi. La rappresentazione della scena del delitto elaborata dalla stampa internazionale rende anzi molto credibile il racconto di Oscar". "Sotto il profilo sportivo" continua Consonni, "anche la tesi dell'abuso di sostanze dopanti sembra essere stata molto affrettata, tanto che la stessa accusa ha dovuto ritrattare le affermazioni fatte con grande superficialità e approssimazione. Personalmente ritengo molto improbabile che Oscar possa avere fatto ricorso a pratiche dopanti e assunto steroidi e testosterone. In passato Oscar è sempre risultato negativo a tutti i test antidoping cui è stato sottoposto, anche a quelli a sorpresa, come confermato in questi giorni ufficialmente dalla federazione paralimpica internazionale. Inoltre, in Sud Africa questo è il periodo dell'inizio delle competizioni e quindi sarebbe elevatissimo il rischio di controlli. Sarei sicuramente molto sorpreso se venisse accertato l'uso di sostanze dopanti illecite." Un dei temi più sensibili dal punto di vista economico per l'entourage del campione sud Africano è quello dell'atteggiamento che gli sponsor possono aver nei suopi confronti. " Il tema della fuga degli sponsor è comprensibile" aggiunge Consonni: "tutti i contratti di sponsorizzazione di sportivi prevedono clausole che consentono agli sponsor di sciogliere i contratti o quanto meno di "congelarli" non solo nel caso di illeciti ma anche nel caso in cui l'immagine dell'atleta venga compromessa da suoi comportamenti che possono riflettersi negativamente sullo sponsor. Si tratterà piuttosto di vedere cosa faranno questi sponsor nel caso in cui venisse accertato che si è trattato proprio di un incidente, come sostenuto da Oscar. Mi auguro che vogliamo continuare a sostenerlo. Sotto il profilo umano, questa è per Oscar certamente la prova più difficile della sua esistenza rispetto alla quale l'arbitrato al TAS – che era stato commentato come un processo di rilevanza "storica" per il mondo dello sport – diventa una passeggiata. Comunque vada il procedimento e quale che sia l'esito del processo, mi auguro fortemente che Oscar sappia trovare in sé la capacità, la determinazione e la forma per riabilitarsi verso i suoi cari e verso il mondo e sappia dimostrare che la stima e l'ammirazione verso di lui non erano state mal riposte da tutti i suoi ammiratori in giro per il mondo. Era stato apprezzato da tutti, amici ed avversari, per le sue straordinarie qualità umane e io conto che queste sappiano guidarlo per superare questo dramma."

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