CON PONTI ARCHIVIATO L’ABUSO D’UFFICIO PER IL RUP DELL’A4

Si è concluso il 20 dicembre scorso dopo il decreto del GIP del Tribunale di Trieste un procedimento aperto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste ad opera del P.M. dott. Federico Frezza a carico di Enrico Razzini (rup) quale responsabile unico del procedimento della struttura del “Commissario delegato per la mobilità riguardante la A4”, difeso dall’avv. Luca Ponti (in foto) di Udine.
Si contestava cioè a Razzini e al Commissario che aveva ratificato l’atto, di aver violato sia le norme che impongono di scegliere all’interno della struttura la professionalità adeguata (con eccezione per le sole ipotesi di carenze accertate di organico oppure nel caso di inadeguatezza dell’organico), sia le norme che impongono l’evidenza pubblica nell’individuazione del professionista, con adeguata valutazione comparativa fra più candidati. Vi erano, pertanto, un vantaggio ingiusto per il consulente (ingiustizia peraltro ricostruita non autonomamente ma ancorata alla violazione di legge) e un contestuale danno ingiusto all’ente, che avrebbe potuto trovare al suo interno la professionalità adeguata.
Grazie alla difesa dell’avv. Ponti, il P.M. Frezza ha riconosciuto, la mancanza di competenze amministrative interne e la conseguente obiettiva impossibilità, per carenza di organico, di affidare l’incarico.
Ricostruita inoltre la situazione di urgenza che rendeva necessaria un’azione rapida, il Pubblico Ministero di concerto con la difesa ha ritenuto che il Rup avesse in questo modo perseguito esclusivamente l’interesse pubblico, dotando nel più breve tempo possibile la struttura del consulente necessario.
Il GIP del Tribunale ha, pertanto, accolto la tesi del perseguimento intenzionale dell’interesse pubblico come idoneo ad escludere l’elemento soggettivo richiesto per la consumazione del delitto di abuso d’ufficio e ha aderito alla richiesta di archiviazione.

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