Con Odcec Milano economia finanza ed etica a dibattito
Economia ed etica sono compatibili? Questa domanda ha animato in particolare la tavola rotonda del convegno "Economia, finanza, informazione ed etica degli affari: ruoli per il professionista" promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, che questa mattina ha messo a confronto importanti esponenti delle istituzioni, del mondo accademico e delle professioni. L’avvocato Umberto Ambrosoli ha sottolineato come il concetto di etica corrisponda a quello della responsabilità che ciascun operatore detiene verso il sistema cui appartiene e di come sia necessario tener conto di questa responsabilità nell’esercizio delle proprie funzioni; i professionisti sono parte del sistema e non possono essere antitetici ad esso. Filippo Annunziata, dell’Università Bocconi, ha evidenziato come la disciplina sugli abusi di mercato sia la concretizzazione normativa dell’etica: l’insider trader è considerato riprovevole non solo perché turba il modello ideale di mercato, ma perché viola le leggi fondamentali dell’etica e dell’economia. Secondo Gherardo Colombo, ex magistrato, il problema piu' che le regole riguarda i comportamenti, in questa fase di smarrimento complessivo del nostro paese. Le regole ci sono, e formano una “Grundnorm” (norma fondamentale) come la Costituzione, ma i comportamenti seguono un'altra Grundnorm, che non sta scritta nella Costituzione. Infine Colombo ha osservato come ci sia una "forte distanza tra i valori dell'Europa e quelli dell'Italia". Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon, ha rilevato come per le organizzazioni non profit la terzietà del giudizio sul programma da finanziare sia elemento fondamentale per una corretta applicazione della mission. Alessandro Solidoro infine, presidente dell’ODCEC di Milano, ha affermato che la riforma del sanzionamento disciplinare degli iscritti a ordini professionali – che passa dalla competenza degli organi amministrativi di questi ultimi a quella di appositi consigli di disciplina – è vista con favore dall'Ordine dei dottori commercialisti. Secondo Solidoro rientra tra i compiti degli “organismi intermedi'' giudicare ''sulle violazioni di norme di deontologia professionale''. Queste ultime ''non costituiscono necessariamente una violazione dell'ordinamento ma comportamenti lesivi nei confronti della comunità cui si appartiene. Si può essere cittadini ideali ma pessimi professionisti”. Ha auspicato inoltre l’introduzione di semplificazioni che rendano più facilmente perseguibili i comportamenti etici: chi li mette in atto non deve essere considerato un eroe ma una persona comune.