Con Cdra la Banca Popolare di Sondrio ottiene la sospensione della trasfromazione in spa

Con decreto cautelare n. 5571/2016 del 15 dicembre il Consiglio di Stato, in accoglimento dell’istanza presentata dalla Banca Popolare di Sondrio, ha disposto inaudita altera parte la sospensione del termine per procedere alla trasformazione dell’Istituto in s.p.a., che sarebbe scaduto il 27 dicembre 2016, sino al 12 gennaio 2016, data in cui è stata fissata la camera di consiglio per la trattazione dell’istanza cautelare formulata dalla Banca popolare di Sondrio.

Nel corso di tale udienza camerale il Consiglio di Stato deciderà se confermare la misura cautelare di sospensione del termine per la trasformazione dell’Istituto in s.p.a. estendendolo sino alla decisione nel merito del giudizio incardinato in via principale innanzi al Giudice di appello dal dottor Lonardi ed altri, con l’assistenza dello studio Comandè (Cdra), Allegro Pontani e il professor Zanchetti; la decisione sul merito del giudizio incardinato in via principale avverrà solo dopo che la Corte Costituzionale si sarà pronunciata sulle questioni di legittimità costituzionale della riforma introdotta con l’articolo 1, comma 1, lettera b), numero 1), del D.L. 24 gennaio 2015, n. 3, sollevate dal Consiglio di Stato con ordinanza n. 5277 del 15 dicembre 2016, tra le quali vi è quella formulata in corso di giudizio proprio degli avvocati Comandè. Allegro Pontani e del professor Zanchetti ed afferente alla violazione dell’art. 77 Cost. in ragione dell’abusivo esercizio dello strumento della decretazione d’urgenza da parte del Governo al fine di introdurre la riforma in contestazione.

Ad avviso degli avvocati Comandè ed Allegro Pontani il decreto cautelare n. 5571/2016 si pone nel solco della ordinanza del Consiglio di Stato n. 5383/2016, con la quale è stata disposta la sospensione dell’efficacia impugnato il 9° aggiornamento alla Circolare n. 285/2013 della Banca d’Italia e della successiva ordinanza n. 5277/2016 di rimessione alla Corte Costituzionale delle questioni di legittimità della riforma e trae il suo stesso fondamento dall’accoglimento delle censure mosse con il ricorso proposto dallo studio Cdra, consentendo oggi alle Banche popolari non ancora trasformate di poter rinviare le assemblee in modo che queste si possano celebrare nelle certezza delle regole del gioco.

In particolare, grazie all’intervento del Consiglio di Stato i soci della Banca popolare di Sondrio potranno attivarsi al fine di organizzare e strutturare un nuovo regime di controllo della S.p.A. rinveniente dalla trasformazione della Banca popolare, mediante la costituzione di una holding avente al suo vertice una società cooperativa costituita dagli ex soci della Banca popolare che controlli il capitale della nuova S.p.A..

Proprio il riconoscimento del diritto a che gli ex soci della Banca popolare possano far ricorso a tale strumento al fine di non essere radicalmente estromessi dalla titolarità e dalla gestione dell’Istituto – fattispecie invece espressamente vietata dalla Banca d’Italia in seno al 9° aggiornamento alla Circolare n. 285/2013 – è stato l’oggetto principale della battaglia legale condotta con successo innanzi al Consiglio di Stato dal dottor Lonardi e dagli altri ricorrenti con l’assistenza dello studio Cdra, Allegro Pontani e del professor Zanchetti (e in primo grado con l’assistenza degli avvocati Di Nola e Restuccia, sempre dello studio Cdra). 

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