Atlante dei brand legali

Comincia il primo viaggio per conoscere i marchi del diritto degli affari

di nicola di molfetta

La storia recente del mercato dei servizi legali d’affari, in Italia, è una storia di nomi. O per meglio dire di brand. Marchi. Segni distintivi progettati per simboleggiare e raccontare iniziative professionali dalle radici più disparate. Asset che fino al 2012 venivano concepiti e utilizzati sul filo del “possibile”. Visto che la legge non consentiva alle associazioni professionali di chiamarsi se non con il nome di uno o alcuni dei soci che le avevano fondate e promosse. E che dopo la riforma forense sono diventati terreno per sperimentazioni e straordinari esercizi di creatività.

Quelli che si sono susseguiti dal 2000 in avanti sono stati gli anni dell’istituzionalizzazione del settore. Anni in cui la dimensione individuale dell’attività legale ha fatto progressivamente spazio a quella collettiva. In cui lo studio, da bottega, si è trasformato in organizzazione. Con tanto di gerarchie, struttura e governance.

I brand legali allora sono diventati parte integrante di un processo evolutivo che ha cambiato profondamente l’immagine e la percezione di queste realtà. Quando la ragione sociale dello studio si è trasformata in un marchio è diventata un asset funzionale non solo all’attività di comunicazione dei valori e dell’identità di ogni associazione, ma anche alla realizzazione di strategie di marketing e business development.

In passato, MAG ha elaborato, con l’ausilio degli specialisti di ICM Advisors, un’analisi sul valore dei marchi delle principali insegne italiane, arrivando a osservare un rapporto tra valore del brand e fatturato stimabile in media attorno al 30% (si veda il numero 45 di MAG).

Quest’anno però abbiamo deciso di andare oltre i numeri e fare una analisi qualitativa. L’idea di realizzare il primo Atlante italiano dei brand legali punta, infatti, a raccontare tutto quello che c’è dietro e dentro i nomi degli studi legali d’affari e che molto spesso non si conosce. Al massimo si percepisce. Eppure, come vedremo, si tratta di asset fondamentali per consolidare l’identità di queste strutture, radicare il loro posizionamento sul mercato e rendere la loro offerta competitiva.

La prima puntata di questo viaggio alla scoperta dei brand legali abbiamo deciso di dedicarla alle cinque insegne di quello che potremmo definire il magic circle italiano. BonelliErede, Gop, Chiomenti, Legance e Nctm.

Se guardiamo le cinque grandi insegne del settore in Italia, osserveremo che hanno almeno tre punti in comune. Il primo è rappresentato dal fatto che…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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