Closing per l’ingresso di Permira in Kedrion e BPL. Gli advisor nella nascita del nuovo player farmaceutico

Il private equity Permira, in partnership con la famiglia Marcucci e con il supporto dei co-investitori (una società interamente controllata dall’Abu Dhabi Investment Authority e Ampersand Capital Partners) ha completato l’acquisizione congiunta e l’unificazione di Kedrion e BPL, insieme agli attuali azionisti di Kedrion, tra cui FSI, CDP Equity ed altri investitori di minoranza.

Si chiude dunque l’operazione di investimento a guida Permira, il cui accordo vincolante era stato sottoscritto lo scorso gennaio (clicca qui per la news relativa).

Il deal nel dettaglio

Kedrion, azienda biofarmaceutica italiana con sede in Toscana, è specializzata nella produzione di farmaci plasma-derivati per il trattamento di patologie e condizioni rare. BPL (Bio Products Laboratory), che ha sede a Elstree (Regno Unito), è specializzata nella fornitura di prodotti plasma-derivati.

Dall’unione delle due realtà nasce un nuovo player globale nel campo dei prodotti medicinali derivati dal plasma umano per il trattamento di pazienti con condizioni rare. Ugo di Francesco, attuale ceo del gruppo Chiesi, è stato nominato nuovo ceo dell’azienda unificata ed entrerà in carica da gennaio 2023. Fino a quel momento, Paolo Marcucci, co-fondatore di Kedrion, continuerà a ricoprire il ruolo di presidente e di ceo dell’azienda unificata; dal 2023 passerà al ruolo di presidente non esecutivo.

La strategia di crescita delineata dai fondi Permira in partnership con la famiglia Marcucci per la nuova azienda unificata, prevede l’internazionalizzazione del portfolio esistente e l’accelerazione dello sviluppo di nuovi prodotti, unitamente alla ricerca di opportunità di crescita per linee esterne. FSI e CDP Equity reinvestiranno insieme a Permira e alla famiglia Marcucci, supportando così la nuova fase di sviluppo dell’azienda unificata.

Gli advisor

I fondi Permira sono stati assistiti da Morgan Stanley, EY, Latham & Watkins, Alvarez & Marsal, Giliberti, Triscornia e associati e Maisto e associati. Gli azionisti di Kedrion sono stati assistiti da Lazard, Natixis, Carnelutti e Pedersoli; mentre la famiglia Marcucci è stata assistita da Terzi & Partners e Carnelutti.

In particolare, il team di Carnelutti è composto dai partner Carlo Pappalettera, Filippo Grillo e Alessandro Asti e dall’of counsel Cecilia Cagnoni Luoni.

Il team di Pedersoli è guidato dall’equity partner Alessandro Marena con il partner Andrea Faoro e il senior associate Massimo Trimboli Raguseo e Marco Maffei.

Il team di Giliberti Triscornia è composto dal partner Riccardo Coda, dalla counsel Camilla Peri e dall’associate Francesco Ambrosio.

Il team di Maisto e associati è composto dai partner Marco Valdonio e Stefano Tellarini e dagli associate Riccardo Maffi, William Criminisi ed Eleonora Finizio.

Nei diversi procedimenti merger control e di controllo degli investimenti esteri (ad eccezione di quelli statunitensi) Sestant Internazionale (holding della famiglia Marcucci) e Kedrion sono state assistite da Orrick con un team composto dal partner Pietro Merlino, dalla managing associate Marianna Meriani e dall’associate Camilla Izzi. Il team in house legale è stato composto da Alessandro Curotti, global general counsel di Kedrion, e Doretta Moni, legal affairs director.

BofA e Goodwin Procter sono stati gli advisor di BPL e di TII, azionista unico di BPL.

Nella foto da sinistra: Carlo Pappalettera, Alessandro Marena, Riccardo Coda e Marco Valdonio.

redazione@lcpublishinggroup.it

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