Arriva CitBOT, l’avvocato virtuale sul testamento biologico

L’associazione Luca Coscioni, da sempre impegnata nel campo dei diritti civili e sociali, ha sviluppato CitBOT: un chatbot  in grado di rispondere a varie domande sulla normativa in materia di fine vita e, in particolare, sul testamento biologico.

Le tematiche sul fine vita tornano ad essere oggi al centro dell’attenzione con il caso olandese di Noa: una giovane di 17 anni che ha deciso di porre fine alla sua vita a causa di una forte depressione. La notizia, in un primo momento, è stata riportata in maniera scorretta e fuorviante, perché molte testate hanno parlato di eutanasia, quando le autorità mediche olandesi non hanno mai autorizzato una simile pratica in relazione alla vicenda di Noa.

Ma, mentre nei Paesi Bassi la morte assistita è legale (e normata), in Italia la materia risulta ancora oscura e lacunosa: l’anno scorso, il 24 ottobre, la Corte Costituzionale ha deciso di rinviare di un anno la decisione sulla costituzionalità dell’articolo 580 del codice penale, quello che punisce il reato di istigazione o aiuto al suicidio. In quell’occasione la Consulta ha anche invitato il legislatore a chiarire la materia, invito a cui, ad oggi, non è stato dato alcun esito.
Il pronunciamento della Corte Costituzionale arrivò in relazione al caso di Marco Cappato (nella foto), imputato per aiuto al suicidio per aver accompagnato Dj Fabo in una clinica svizzera per la morte assistita. Il pubblico ministero Tiziana Siciliano chiese, per Cappato, l’assoluzione o, in alternativa, di sollevare la questione di costituzionalità. Il giudice accolse la seconda istanza.

Tornando a CitBOT, si tratta di un sistema informatico basato sull’intelligenza artificiale in grado di comprendere le domande degli utenti e rispondere in modo pertinente a circa mille quesiti sul testamento biologico e la DAT (disposizioni anticipate di trattamento). Sviluppato da Revevol Italia, per ora CitBOT è in versione di test: è consultabile gratuitamente al sito www.citbot.it e sul canale Telegram TeleCitBOT.

A breve, fa sapere l’associazione Luca Coscioni, estenderà le risposte anche ad altri temi di libertà fondamentali e sarà disponibile sul sito ufficiale dell’associazione e sul messenger di Facebook, WhatsApp e i software di assistenza vocale Google Assistant, Siri e Alexa.

I chatbot dedicati alle materie legali cominciano a essere sempre più diffusi: gli studi Dla Piper e Norton Rose Fulbright hanno sviluppato Prisca e Parker, due chatbot dedicati alla regolamentazione europea sulla privacy, il Gdpr (ne avevamo parlato sul 119° numero di MAG, scarica qui gratis la tua copia). Quello dell’associazione Luca Coscioni è il primo “avvocato virtuale” in Italia dedicato al testamento biologico e alle questioni sul fine-vita.

redazione@lcpublishinggroup.it

SHARE