Chiomenti, Cuatrecasas, Gide e Gleiss Lutz creano un Hub a Francoforte

Si tratta di un gruppo di lavoro trasversale che lavorerà congiuntamente su tematiche regolamentari

 

Lo hanno battezzato hub. E in pratica si tratta di un gruppo di lavoro congiunto formato da professionisti specializzati nell’assistenza in materia regolamentare bancaria.

Secondo quanto legalcommunity.it può anticipare, lo studio italiano Chiomenti assieme ai suoi alleati europei Cuatrecasas Gonçalves Pereira, Gide Loyrette Nouel e Gleiss Lutz, dà vita a una task force che, considerata l’expertise acquisita dai suoi componenti in quattro delle principali piazze europee (Italia, Francia, Spagna e Germania), darà vita a quello che nel tempo intende essere un vero e proprio polo di riferimento in materia regolamentare a livello europeo.

Il gruppo di lavoro del regulatory hub è coordinato da Vincenzo Troiano e Alessandro Portolano di Chiomenti, Fernando Minguez Hernandez di Cuatrecasas Gonçalves Pereira, Stephane Puel di Gide Loyrette e Maximilian von Rom di Gleiss Lutz.

L’obiettivo è anche quello di farsi promotori di una sempre più costante attività di interazione con le autorità, favorendo al contempo il dialogo e l’interazione con le principali istituzioni bancarie.

Sulla scia dell’introduzione del Meccanismo di Vigilanza Unico (Mvu), la Banca Centrale Europea è senza dubbio diventata oggi la pietra miliare del sistema di vigilanza bancario. La scelta logistica, quindi, non poteva che ricadere su Francoforte visto che la città tedesca ospita l’Eurotower.

«Se è vero, che in passato le autorità nazionali riuscivano a tenere le redini dell’intero processo, anche quando si trattava di implementare leggi a livello europeo – oggi le dinamiche della vigilanza bancaria sono cambiate profondamente – fino al punto di non prevedere un successivo recepimento a livello nazionale per le norme neo introdotte», afferma Portolano. «L’importanza di Francoforte è destinata a crescere. Francoforte diventerà ancora più importante per il settore bancario di quanto Bruxelles oggi non lo sia per l’antitrust» rileva il professor Troiano.
«Il regulatory hub ci permetterà di far fronte al ruolo sempre più crescente della Banca Centrale Europea ed alle sfide che hanno fatto seguito all’introduzione del Mvu, in modo ancor più efficiente che in passato, continuando a lavorare sugli incarichi dei singoli studi», sottolinea Minguez Hernandez.

L’operazione rappresenta anche uno dei primi tentativi di strutturare un’offerta legale congiunta e sinergica tra studi europei. Presentandosi unitamente, gli studi che costituiscono questo hub regolamentare in materia bancaria punta ad offrire alle principali istituzioni finanziarie un gruppo di lavoro caratterizzato da una capacità d’azione integrata, forte di diverse competenze e caratterizzata da una visione europea.

«L’hub intende assecondare le naturali evoluzioni del settore ed agire da punto di contatto permanente fra i quattro studi per farsi da un lato, collettore di idee, dall’altro motore di scambio di competenze ad altissimo livello, a beneficio ultimo del cliente», afferma von Rom. «In un mercato che evolve così rapidamente, l’istituzione di un hub ci mette oggi nella posizione di continuare ad offrire un servizio di assistenza regolamentare estremamente puntuale e questo nel più totale rispetto degli standard di qualità che contraddistinguono i nostri studi», conclude Puel.

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