CHI VUOL ESSER LIETO SIA CHE DEL POS NON V’E’ CERTEZZA
Pos obbligatorio negli studi professionali dal 30 marzo 2014. Anzi no, dal 30 giugno 2015. Scusate, volevamo dire dal 30 giugno 2014. E’ un tragicomico valzer delle date quello che sta andando in scena sulla data a partire dalla quale avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e ogni qualsivoglia altra categoria di liberi professionisti dovrà accettare pagamenti elettronici e comunque tracciabili da parte dei propri clienti.
Il 28 gennaio, il decreto che introduce l’obbligo del Pos per professionisti (con un fatturato superiore a 200mila euro, poi entro il 28 giugno sarà emanato un secondo decreto che potrebbe modificare soglie e limiti minimi) per i pagamenti da 30 euro in su, pubblicato il giorno prima nella Gazzetta Ufficiale 21, è già stato rimaneggiato.
La Commissione affari costituzionali del Senato ha approvato due emendamenti identici, che prevedono una posticipazione della sua entrata in vigore al 30 giugno 2015. Ma il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Sabrina De Camillis, corregge il tiro: «Il Governo ha dato parere favorevole per una proroga al 30 giugno 2014 – spiega –. Se il testo riporta una data diversa sarà corretto in Aula».
Quindi, chi vuol esser lieto sia, che del Pos non v’è certezza.
E ad esser lieti sono proprio i professionisti che da mesi avevano cominciato a stracciarsi le vesti e a lamentare l’aggravio, che questo provvedimento, avrebbe rappresentato per i costi di gestione dei loro studi.
Bisogna aspettare la versione definitiva del decreto milleproroghe per sapere come andrà a finire.
Resta da dire che l’obbligo del pagamento elettronico con carta di debito doveva scattare, secondo l’articolo 15, comma 4 del Dl 179/2012, scattare il primo gennaio 2014, ma era slittato in mancanza del decreto attuativo. Ma anche questo, alla fine, a poco è servito.