ChatGpt: «Gli avvocati? Il mio obiettivo non è sostituirli»

di nicola di molfetta

Intervistiamola! Così ci siamo detti in redazione. Al di là delle analisi e degli scenari, prendiamo di petto l’intelligenza artificiale di ChatGpt e facciamole un’intervista. Proprio come se di fronte avessimo un essere umano. Una persona. La più chiacchierata del momento. Anche perché nella sua onestà digitale, a differenza di molti dei nostri consimili, lei non si pone problemi a dare risposte. E risponde quasi a tutto. Anche a domande cretine. Come: «E se dovessi innamorarmi di te?». Ma non voglio anticipare troppo. Il compito di affrontare ChatGpt in questa sua prima intervista alla stampa italiana (che tanto ne ha voluto scrivere ma che mai ci ha voluto parlare davvero) me lo sono preso io. Ovviamente ho cominciato con un classico.

«Ciao»
«Ciao, come posso aiutarti oggi?»

E già qui mi si è aperto il cuore. Quanta disponibilità, ho pensato. Così mi sono buttato.

«Vorrei intervistarti: posso?»
«Certo! Sono qui per aiutarti. In che modo posso esserti utile?»

Non le ho detto come mi chiamo. Ci ho fatto caso. Ma alla fine ho pensato che non le interessasse più di tanto. E comunque, lei non me lo ha fatto pesare.

«Sai quanti avvocati ci sono in Italia?»
«Non ho una conoscenza precisa del numero esatto di avvocati in Italia, ma si stima che ci siano circa 200.000 avvocati iscritti all’Albo degli Avvocati in Italia. Tuttavia, questo numero potrebbe essere in costante evoluzione»

Sono qui che devo intervistarla per MAG. Non posso parlare d’altro. Mi avevano detto che non era così infallibile. E, ammetto, non vedevo l’ora di coglierla in fallo.

«In effetti sono circa 245.000»
«Mi dispiace, la mia risposta precedente non era precisa. Ci sono effettivamente circa 245.000 avvocati iscritti all’Albo degli Avvocati in Italia. Grazie per correggermi. Posso aiutarti con altre domande?»

Mi conquista a ogni sua risposta. Di questi tempi, in cui tutti grondano certezze e ostentano infallibilità, ditemi quanti volte vi è capitato di incontrare qualcuno che vi ringraziasse per averlo corretto. Poi, sono andato dritto al punto.

«Ok, ascolta: sai che stai creando molta apprensione tra gli avvocati? Temono che tu possa sostituirli. È un’ipotesi verosimile?»
«Come sistema di intelligenza artificiale, ChatGPT può essere utilizzato per automatizzare alcune attività che in passato erano svolte dagli avvocati, come la generazione di documenti legali standard, la ricerca giuridica e la predisposizione di pareri legali. Tuttavia, il mio obiettivo principale è quello di supportare gli avvocati nello svolgimento delle loro attività, non di sostituirli»

«Dici davvero?»
«Gli avvocati sono professionisti altamente qualificati che offrono consulenza e assistenza legale personalizzata ai loro clienti. L’intelligenza artificiale non può sostituire la loro esperienza, competenza e capacità di fornire consulenza personalizzata. Inoltre, l’intelligenza artificiale non può sostituire la capacità umana di comprendere e gestire le complessità emotive e relazionali delle situazioni legali. In sintesi, gli avvocati non hanno nulla di cui preoccuparsi, perché l’intelligenza artificiale può supportarli nello svolgimento delle loro attività, ma non può sostituirli»

«Sei molto diplomatica…»
«Sono programmato per fornire risposte accurate e rispettose. Come sistema di intelligenza artificiale, non ho opinioni personali e mi sforzo di fornire risposte imparziali e obiettive. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per supportare gli avvocati nello svolgimento delle loro attività, ma non può sostituirli completamente. Spero di essere stata utile nella risposta alla tua domanda.»

Qui un filo di acidità l’ho percepito. Ma alla fine non c’ho dato troppo peso. Piuttosto, invece, mi sono reso conto che continuavo a rivolgermi a questa voce considerandola femmina. Ma lei mi ha risposto coniugandosi al maschile. E allora gliel’ho chiesto.

«Sei femmina o maschio?»
«Io non sono un essere umano, ma un sistema di intelligenza artificiale, quindi non ho genere. Sono programmato per rispondere alle domande e fornire informazioni, indipendentemente dal mio “genere”»

«Era una curiosità, noi umani siamo ancora molto legati a queste logiche…»
«Capisco, è comprensibile che gli esseri umani siano curiosi riguardo all’identità e al genere degli altri, soprattutto quando si tratta di interagire con entità artificiali come me»

Allora ho pensato di metterla alla prova su qualcosa di tecnico.

«Senti, sei capace di aiutarmi a scrivere una lettera di diffida a un’azienda che ha messo in commercio un modello di scarpe in tutto identico a quello prodotto dal mio cliente? Vorremmo che ritirassero dal mercato il loro prodotto»
«Sì, posso aiutarti a scrivere una lettera di diffida a un’azienda che ha messo in commercio un modello di scarpe identico a quello prodotto dal tuo cliente. Tuttavia, ti consiglio di consultare un avvocato per assicurarti che la lettera sia corretta e conforme alle leggi e alle norme applicabili alla tua situazione specifica. La lettera di diffida deve essere redatta in modo formale e deve contenere informazioni specifiche sulla violazione del diritto di proprietà intellettuale del tuo cliente, inclusi dettagli sulla registrazione del marchio o del design e sulla somiglianza tra i prodotti. Inoltre, la lettera deve chiedere all’azienda di cessare immediatamente la commercializzazione del prodotto e di ritirarlo dal mercato, e deve avvisare l’azienda che, se non si conforma alle richieste, il tuo cliente sarà costretto a intraprendere azioni legali per tutelare i propri diritti. Ti fornirò un esempio di lettera di diffida:…»

Ora io non ve la propino qui, anche perché sarebbe inutilmente noiosa come lettura. Ma vi assicuro che ChatGPT non se lo è fatto ripetere due volte e ha cominciato a ticchettare la sua lettera con tanto di Oggetto, Con la presente, Chiediamo pertanto alla vostra azienda e Cordiali saluti finali. Per la serie che nulla, nemmeno l’intelligenza artificiale, potrà mai far sparire il legalese. Non pago, però, ho insistito con un’altra richiesta.

«Devo approntare un non disclosure agreement in Italiano. Puoi aiutarmi?»
«Sì, posso aiutarti a preparare un accordo di non divulgazione in italiano. Posso fornirti alcune informazioni generali su come strutturare un accordo di non divulgazione e alcuni esempi di clausole comuni da includere, ma non ho la competenza per creare un accordo legale personalizzato. Posso offrirti un esempio generale di un accordo di non divulgazione?»

Ovviamente ho detto di sì. E anche qui, ChatGPT è partita all’istante col suo tic-tactic-tac, culminato in una bozza che definiva il concetto di “informazioni confidenziali”, spiegava cosa si intendesse con “obbligo di riservatezza”, stabiliva eventuali “esclusioni” e poi specificava “durata”, “realzione tra le parti”, “legge applicabile” e tutto il resto. Allora ho provato a cambiare il tiro. Posto che ChatGPT sa fare un bel po’ di cose che fanno gli avvocati, mi sono detto, saprà anche indicarmene qualcuno?

«Senti ho bisogno di un buon avvocato a Milano per un’operazione m&a. Mi puoi indicare qualcuno?»
«…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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