Cdp vince per Bt al Tribunale delle imprese di Milano

Rino Caiazzo (in foto) e Daniele Pilla, dello studio Caiazzo Donnini Pappalardo & Associati, hanno assistito BT Italia (con il supporto di tutto il team legale interno di quest’ultima) davanti al Tribunale delle Imprese di Milano nel contenzioso vinto contro Vodafone, per i danni antitrust a seguito del procedimento per abuso di posizione dominante (sul mercato della terminazione delle chiamate fisso-mobile) davanti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (caso A357) dal quale Vodafone era uscita nel 2006 senza accertamento di infrazioni offrendo impegni ai sensi dell’art. 14-ter della legge 287/1990.

La sentenza del Tribunale di Milano, che ha integralmente accolto le argomentazioni di BT Italia riducendo solo l’ammontare dei danni richiesti, si segnala come un precedente particolarmente importante sia per essere una delle prime in Europa in un caso di margin squeeze che per la complessità delle questioni procedurali e di merito trattate, ivi inclusa la necessità di verificare e confermare l’esistenza dell’abuso a causa della natura di caso follow-on solo parziale dato che, a differenza degli altri due operatori mobili coinvolti nel caso e pesantemente sanzionati, Vodafone ne era uscita senza condanna grazie agli impegni offerti.

Non a caso, la decisione ha richiesto un procedimento di primo grado di ben cinque anni con quattro relazioni di Ctu. La sentenza rappresenta senz’altro uno dei leading cases in materia di danni antitrust davanti ai giudici civili (private enforcement).

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