Cavallaro vince a Roma in materia di revocabilità del conferimento di beni

Giuseppe Cavallaro (nella foto), titolare dello studio legale Cavallaro, insieme al team di diritto societario composto dal senior partner Francesco Alaimo e dal trainee Filippo Capello Mainardi, ha ottenuto un’importante pronuncia giurisprudenziale di fronte alla I Sezione Civile del Tribunale Di Roma, in materia di revocabilità del conferimento di beni in fondo patrimoniale.

Nello specifico, il team è riuscito a dimostrare in giudizio la sussistenza dei presupposti dell’eventus damni e della scientia damni, necessari al fine della concessione dell’azione revocatoria, ottenendo anche il riconoscimento del pregiudizio arrecato dall’atto di cui l’attrice ha chiesto la revoca; confermando così quanto più volte affermato dalla Suprema Corte, ovvero che, non essendo richiesta a fondamento dell’azione revocatoria la totale compromissione della consistenza del patrimonio del debitore, ma soltanto il compimento di un atto che renda più incerta o difficile la soddisfazione del creditore a fronte di un atto di per sé idoneo a compromettere la sua garanzia generica, spetta al debitore dimostrare – in applicazione del principio di vicinanza della prova – l’assoluta capienza del suo patrimonio e l’insussistenza dell’eventus damni. Comprovata, dunque, la sussistenza nella fattispecie concreta tutte le condizioni richieste dalla norma di cui all’art. 2901 c.c., Cavallaro ha ottenuto la declaratoria di inefficacia dell’atto dispositivo compiuto dai convenuti in pregiudizio alle ragioni creditorie.

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