CastaldiPartners, Parigi non è più l’unico centro di gravità
Tre nuovi soci a Parigi. Un nuovo brand e un progetto di presenza territoriale che renda più omogeneo e integrato il gruppo di professionisti dello studio franco italiano Castaldi Mourre. Anzi CastaldiParners. Lo studio guidato da Enrico Castaldi (nella foto), infatti, si appresta a cambiare nome. Non solo per effetto della recente uscita dall’organizzazione del socio Alexis Mourre, con cui l’avvocato italiano aveva creato questa realtà nel 1996. Ma soprattutto perché, per lo studio, comincia una nuova stagione, imperniata, come spiega l’avvocato Castaldi in questa intervista a MAG, sull’affermazione di un modello nuovo, “digitale” di associazione professionale, in cui l’insegna tornerà a essere presente a Londra, aprirà forse a Bruxelles e, in Italia, darà vita anche a nuove alleanze territoriali.
Nuovo capitolo nella vita dello studio e nuovi soci a Parigi. Questo passaggio coinvolge anche Milano? In che modo?
?Noi stiamo costruendo una struttura integrata per giungere alla realizzazione di una organizzazione bi-nazionale. Al di là, quindi, delle necessarie specificità deontologiche e fiscali, avremo una piattaforma digitale con team integrati e gruppi di lavoro trasversali su focus comuni.
Per i soci cosa significa?
Anche per i soci sarà così: stessa partnership a Parigi e a Milano. Questo nuovo inizio coinvolge quindi anche Milano, anche se i primi tre nuovi soci risiedono a Parigi. Nei prossimi mesi penso, e spero, che le news riguarderanno specificamente Milano.
I nuovi soci sono solo donne: un caso?
?Sono tre: Elisabeth Biget, per la practice labour, Priscille Pedone e Valentine Chessa per l’arbitrato e il litigation. La nostra comunità è a maggioranza femminile e solo una distorsione storica, chiamiamola così, ha prodotto una partnership solo maschile. Ma, siamo chiari, non si tratta di quote rosa, ma di dare spazio a chi se lo è guadagnato.
Il fatto che abbia aperto la partnership in questo momento risponde a un disegno strategico preciso?
?Faccio un passo indietro. A maggio 1996, io e Alexis Mourre fondavamo Castaldi Mourre & Partners. In questi vent’anni sono successe tante cose, ma il filo rosso identificativo della nostra storia è stato, credo che tutti ce lo riconoscano, quello di un comportamento costante di lealtà nei confronti della nostra gente e dei nostri clienti.
Ora però le vostre strade si sono separate…
Da qualche anno Alexis si era avvicinato soprattutto al mestiere di arbitro. La nomina a presidente della Cour d’Arbitrage della Camera di Commercio Internazionale è stato il giusto riconoscimento delle sue qualità professionali e personali. Ne sono stato felice per lui anche se necessariamente ha segnato la fine del nostro sodalizio professionale.
Cambierà il nome allo studio, giusto?
Stiamo per ufficializzare la nostra nuova identità: CastaldiPartners. Nessun “and” o separazione tra le due parti del nostro nuovo brand. Castaldi è la nostra comunità, Partners i nostri clienti. Dopo vent’anni, la nostra struttura inizia una nuova fase della sua vita.
Che tipo di studio pensa di costruire nei prossimi 20 anni?
Ho oltre trent’anni di lavoro alle spalle. Al di là del dato anagrafico che mi consiglia obiettivi a più breve termine, se pensiamo a quanto il nostro lavoro è cambiato negli ultimi anni, mi dico che è impossibile immaginare uno studio legale del 2037.
Allora accorciamo l’orizzonte….
Le racconto il nostro obiettivo per i prossimi cinque anni. Dobbiamo diventare un’organizzazione internazionale che fornisce servizi legali sempre attenta a tre elementi: qualità, rapidità, controllo dei costi. Un rapporto costante e sinergico con i nostri clienti. Non uno studio legale con più “sedi”, ma una piattaforma digitale che permetta un lavoro gomito a gomito tra i nostri avvocati, che stiano a Parigi, a Milano o negli altri luoghi dove abbiamo voglia di essere.
E in termini di prospettive? Cosa si potranno aspettare le vostre nuove leve?
….
PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO CLICCA QUI E SCARICA LA TUA COPIA GRATUITA DI MAG