Caso Petrobas, la Cassazione conferma l’assoluzione della San Faustin e di tre amministratori. Gli avvocati
La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha disposto il proscioglimento per non doversi a procedere della San Faustin, holding lussemburghese del gruppo italo argentino Techint, e dei soci e amministratori Gianfelice Rocca, Paolo Rocca e Roberto Bonatti, nella vicenda giudiziaria conosciuta come “caso Petrobras”.
La Suprema Corte ha infatti rigettato il ricorso della Procura della Repubblica di Milano nei confronti della sentenza del Tribunale di Milano che, il 26 maggio 2022, aveva già assolto gli imputati dall’accusa di corruzione internazionale per un importo di 6,6 milioni di euro.
La vicenda riguardava un presunto episodio di corruzione internazionale per un supposto caso di tangenti risalenti al 2009-2013. Le accuse sostenevano che, tramite un ex dirigente di Techint, fossero state versate tangenti a Renato Duque, manager della società pubblica brasiliana Petrobras, allo scopo di favorire la Confab Industrial SA (allora partecipata al 23% da Tenaris) nell’ottenimento di contratti di fornitura di tubi per un valore complessivo di oltre 1,4 miliardi di euro.
È stata così confermata l’estraneità degli amministratori di San Faustin ai fatti e la correttezza del loro operato.
La difesa è stata sostenuta dallo studio legale associato Mucciarelli con Francesco Mucciarelli, Marco Calleri e Andrea Rossetti, e da BonelliErede con Giuseppe Manzo; al team difensivo hanno collaborato, inoltre, Vincenzo Dell’Osso di BonelliErede e Rosaria Giambersio dello studio Mucciarelli.
Nella foto da sinistra: Giuseppe Manzo, Andrea Rossetti e Marco Calleri.