Calciopoli, parola agli avvocati nella nuova docuserie
di giuseppe salemme
«Un trattato sulle violazioni del codice di procedura penale». Con queste parole l’avvocato Maurilio Prioreschi descrive il processo di Napoli, discusso culmine di Calciopoli, lo scandalo che nell’estate del 2006 travolse il calcio italiano, e in particolare l’ex dg della Juventus Luciano Moggi (la cui condanna per presunta associazione a delinquere è stata annullata per prescrizione dalla Corte di Cassazione nel 2015).
In particolare, le parole sono pronunciate da Prioreschi in “Calciopoli – la verità degli avvocati”, una docuserie in tre puntate realizzata da Giuffré Francis Lefebvre in collaborazione con Lalegal e con la media partnership di Tuttosport. Proprio il direttore di Tuttosport Guido Vaciago, nei 45 minuti di durata complessiva del reportage, narra gli avvenimenti che scandirono dapprima il processo sportivo del 2006, e poi quello penale, con l’ausilio delle testimonianze degli avvocati che vi presero parte.
Tra questi anche Prioreschi, legale di Moggi, che ora assiste l’ex dirigente nelle more di quel processo: e quindi essenzialmente nel ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, di cui da anni si attende la discussione.
Che, sia Moggi, sia la sua difesa, non si siano mai arresi di fronte alle sentenze è cosa risaputa. E questo anche perché una delle tesi da sempre propugnate dall’ex dg bianconero, e cioè quella della non esclusività dei suoi rapporti con gli allora vertici delle istituzioni calcistiche (il cosiddetto “così fan tutti“), troverebbe sostanza proprio nell’analisi di alcune delle violazioni delle norme procedurali che Prioreschi racconta nella docuserie.
E racconta a MAG, sempre in prima linea quando si tratta delle nuove forme che gli avvocati utilizzano per comunicare la professione.
Ma soprattutto, per comunicare nella professione: oggi, più che mai, la capacità di comunicare efficacemente sembra essere parte necessaria del bagaglio di competenze dell’avvocato. Un’affermazione che sembra ancor più vera in relazione a Calciopoli, vicenda fin dal 2006 caratterizzata, e secondo alcuni influenzata, anche dalla sua gigantesca eco mediatica. Che continua ancora oggi, a oltre quindici anni di distanza. E di cui non si vede la fine.
Avvocato Prioreschi, è proprio una sua affermazione sulle presunte violazioni delle norme processuali durante il processo di Napoli a dare le mosse alla nuova docuserie su Calciopoli. A cosa fa riferimento nello specifico?
A diverse evidenze, relative principalmente alle modalità di raccolta della prova nel processo, che nella serie sono dettagliate e spiegate.
Può darci qualche esempio?
In primis c’è la questione relativa alle intercettazioni telefoniche scomparse. Delle oltre 170mila telefonate intercettate all’epoca delle indagini, solo una minima parte fu trascritta. Stranamente non si trovavano quelle favorevoli alla difesa: abbiamo dovuto trovarle noi, dopo essere riusciti a ottenere copia di tutte le 170mila telefonate, con un lavoro complesso che raccontiamo nella serie. È la prima grande anomalia.
Quali sono le altre?
Un’altra riguarda…
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