BonelliErede, nuova leadership al debutto. Si punta su Usa, Uk e tecnologia. Pronti nuovi hiring
Con l’inizio del 2024, per BonelliErede si è aperto un nuovo ciclo. Seppure nel segno della continuità, il rinnovo della leadership dell’organizzazione coincide con una serie di novità sul fronte strategico e organizzativo. Come abbiamo raccontato diffusamente nel numero 210 di MAG, lo studio è da mesi impegnato con l’implementazione del piano elaborato in partnership con i consulenti esterni di AlixPartners. E tra i cantieri più rilevanti (ne sono stati avviati ben diciassette) quello relativo allo sviluppo internazionale dello studio sembra essere tra le priorità nell’agenda del neo presidente, Massimiliano Danusso, e della neo managing partner, Eliana Catalano. «Vogliamo continuare a mantenere un forte posizionamento a livello domestico, ma investendo moltissimo su quelle che sono le relazioni internazionali soprattutto con gli studi americani», dice a Legalcommunity Catalano. «In quanto studio indipendente ci poniamo come punto di riferimento per tutte le law firm che in Italia non hanno una presenza diretta». Le linee guida del piano elaborato da BonelliErede con AlixPartners parlavano inizialmente anche della possibilità di aprire una sede a New York City, cosa sulla quale, per il momento, «abbiamo deciso di aspettare un po’ per valutare al meglio costi, benefici e opportunità». Del resto, anche di recente e con poche eccezioni, i tentativi di studi italiani di stabilire una presenza fissa nella Grande Mela sono stati seguiti da rapidi ripensamenti o correzioni di rotta.
All’impegno nella costruzione di una presenza e soprattutto al rafforzamento della percezione dello studio negli Usa, corrisponderà anche un incremento del presidio della piazza londinese dove, invece, BonelliErede opera sul campo da quasi vent’anni, nell’iconica sede di Cannon Street. «A Londra – sottolinea Danusso – siamo sicuramente tra gli studi continentali con la presenza più consistente, sia in termini di persone che in termini di fatturato». Qui, secondo i dati comunicati a fine 2022 dalla LLP che porta il nome dell’associazione italiana (ultimi dati disponibili sul sito del company information service del governo britannico), lo studio opera con una ventina di professionisti tra cui i soci Danusso, Enrico Vergani, a cui, dalla fine del 2023, si è aggiunto anche il barrister Richard Samuel. Il suo arrivo non solo va nella direzione dell’accelerazione sul fronte dell’internazionalizzazione dello studio, ma conferma anche la volontà di BonelliErede di puntare in maniera sempre più importante su litigation e international arbitration proseguendo sulla strada avviata nel 2019 con l’integrazione dello studio Lombardi e Associati.
L’attenzione e l’impegno alla crescita negli Usa e in Uk non implica l’archiviazione del progetto di espansione internazionale che negli anni scorsi ha spinto il brand BonelliErede a varcare le soglie del Mediterraneo e a spingersi in Africa puntando su Egitto ed Etiopia. Quelli rimangono capitoli importanti dell’azione internazionale dello studio. Ma lì, dopo la fase della costruzione di una presenza, si passerà alla gestione e al consolidamento di quanto finora realizzato. Qualche ulteriore margine di espansione, invece, l’avrà la presenza dello studio in Medio Oriente e in particolare a Dubai. «Quest’ultima – dice Danusso – si è sviluppata molto rapidamente. In Egitto ed Etiopia, se cresceremo ancora, lo faremo localmente, senza spostare avvocati italiani. Molte energie sono state impiegate per far partire questo progetto. Le energie necessarie. Ora è partito e si è assestato, per cui pensiamo di dedicare le nostre energie ad altre priorità internazionali».
Altro fronte caldo per BonelliErede nel prossimo futuro sarà quello dello sviluppo e rafforzamento dell’offerta sul fronte tecnologico. In cima alla lista delle aree di attenzione c’è ovviamente l’intelligenza artificiale generativa. Qui, l’alternative legal service provider beLab, a cui lo studio ha dato vita nel 2017 e che oggi si compone di 24 persone, è destinato a diventare il cuore dell’attività di R&D dello studio. «Le potenzialità su questo versante sono enormi – sottolinea Eliana Catalano che è anche componente del cda di beLab –. In particolare, la possibilità di utilizzare la capacità di elaborazione dell’intelligenza artificiale generativa mettendole a disposizione un sistema chiuso di fonti verificate e modelli elaborati dallo studio». I primi test sono stati realizzati «nella produzione dei summary», dice ancora la managing partner, ma i fronti aperti sono numerosi. Per il resto, beLab continua anche la sua attività “storica” nei settori della compliance, investigation e legal due diligence. E, come sottolinea Catalano, «generando sin dall’inizio del progetto un utile».
In tutto questo, BonelliErede guarda al mercato e punta anche a nuovi ingressi. «Siamo determinati a mantenere il carattere full service che, oltre alla nostra vocazione d’indipendenza, è ciò che da sempre ci caratterizza e rappresenta un punto di forza», dice Catalano. Le uscite nel tax e nel corporate dello scorso anno (si veda il numero 212 di MAG), secondo la managing partner, non hanno creato buchi. «Sia nel corporate m&a, sia nel tax – osserva Catalano – abbiamo conservato una ampia disponibilità di professionisti e competenze d’eccellenza». Lo studio sembra più interessato a studiare e selezionare le opportunità che si stanno affacciando spontaneamente in questa fase. «La nostra capacità attrattiva – afferma Catalano – è rimasta intatta. E questo è un dato positivo». «Quello che ci interessa – conclude Danusso – è consolidare un gruppo di professionisti accomunati anzitutto da un forte senso di appartenenza a questa istituzione. BonelliErede è una realtà che ormai ha una forza ben superiore alla semplice somma di quella delle singole individualità». E non a caso, la crescita per linee interne si conferma una costante. L’ultimo round di promozioni, ufficializzate in occasione dell’assemblea del 16 dicembre scorso, ha visto sei professionisti cresciuti nello studio passare al ruolo di partner: Giovanni Battaglia, Marco Bitetto, Vincenzo Dell’Osso, Matteo Erede, Giampaolo Genta e Giovanna Zagaria. Un dato significativo che ha anche certificato la buona performance dell’organizzazione nel suo complesso alla fine del 2023, con un fatturato che si è confermato in linea con il risultato del 2022.