BonelliErede vince con Invimit al CdS per Palazzo Nardini a Roma

Invimit sgr, assistita da BonelliErede, ha ottenuto una vittoria in Consiglio di Stato nell’ambito del procedimento di apporto, da parte della Regione Lazio, dello storico Palazzo Nardini di Roma al fondo di investimento immobiliare di tipo chiuso denominato “i3 – Regione Lazio” gestito dalla sgr.

Con la sentenza del 30 giugno 2020, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’appello di Invimit alla sentenza del Tar Lazio, nella parte in cui questa aveva dichiarato che la vendita di parte di Palazzo Nardini al fondo immobiliare da parte della Regione fosse nulla. La sentenza aveva infatti confermato l’inalienabilità di una porzione del Palazzo, denominata “Casa delle Donne”, apposta dalla Soprintendenza con un provvedimento successivo all’apporto del bene al fondo sull’assunto che l’autorizzazione alla vendita di tale porzione, già rilasciata dalla stessa Soprintendenza, fosse da considerare quale semplice nulla osta preventivo.

I giudici di appello – accogliendo le censure dedotte da BonelliErede – hanno statuito che la ricostruzione operata dai giudici di primo grado contrasterebbe con gli stessi provvedimenti emanati dalla Soprintendenza, la quale non avrebbe potuto emanare solo una parziale autorizzazione all’alienazione di Palazzo Nardini o procrastinare tale valutazione a tempo indeterminato.

Il Consiglio di Stato ha quindi disposto la definitiva riforma parziale della sentenza di primo grado e l’accoglimento del ricorso originario, con conseguente annullamento integrale del vincolo di inalienabilità per tutte le particelle costituenti Palazzo Nardini.

Nell’ambito della vicenda BonelliErede ha affiancato Invimit sgr con un team composto dai soci Luca Perfetti (nella foto) e Raffaele Cassano e dal senior associate Antonio Giulio Carbonara.

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