Blv, nuova compagine a prova di futuro

di giuseppe salemme

Il civico 3 di Piazza Duse, nel quartiere milanese di Porta Venezia, ospita lo studio dell’avvocato Antonio Belvedere. È così dal 1975. Negli anni è cambiata la targhetta: prima solo Belvedere, poi Belvedere Inzaghi (Bip per gli amanti delle sigle, frutto della collaborazione avviata con Guido Inzaghi dopo la sua uscita da Dla Piper), e dallo scorso gennaio un più neutro e istituzionale Blv. Ma la sostanza rimane: da quasi cinquant’anni, Blv offre assistenza specializzata agli operatori real estate, con una expertise particolare negli aspetti relativi alla pianificazione urbanistica, agli appalti e alla contrattualistica; e con un approccio che i professionisti dello studio non esitano a definire sartoriale fino alla maniacalità. «Tante pratiche sembrano uguali a un primo esame; ma in realtà c’è sempre qualcosa di diverso e particolare in ognuna», spiega Belvedere, che riassume con semplicità il modus operandi dello studio: «Noi individuiamo l’obiettivo del cliente e puntiamo a farglielo raggiungere, nel pieno rispetto di tutte le normative applicabili: un qualcosa che da solo non sarebbe in grado di fare. E altrettanto importante è comunicare chiaramente e tempestivamente quando l’obiettivo non è raggiungibile».

Non ci sono rancori per la chiusura del rapporto professionale con Guido Inzaghi. Anzi: «La decisione di creare due realtà autonome è avvenuta in perfetto accordo, senza contrasti o discussioni: ci siamo semplicemente resi conto di avere strategie diverse per il futuro».

LA SQUADRA
Logistica d’ufficio a parte, si guarda al futuro. E lo si fa con una nuova compagine sociale: ad affiancare Belvedere alla guida dello studio arrivano i co-managing partner Matteo Peverati e Simone Pisani. Peverati è di casa a Piazza Duse da ancora prima della laurea: nello studio Belvedere ha scritto la tesi e ha iniziato la sua carriera nel 2008, fino alla nomina a partner nel 2017. Anche Pisani ha mosso i primi passi da professionista in studio, ma nella sua carriera c’è anche stata una parentesi internazionale (dal 2011 al 2017) in Dla Piper, studio la cui practice real estate era all’epoca guidata proprio da Inzaghi. Il merger che diede vita a Bip fu per lui un “ritorno all’ovile”; un luogo a cui è rimasto fedele fino a oggi. A completare la partnership dello studio ci sono Riccardo Marletta e i neopromossi Francesco Boetto e Viviana Cavarra.

Oggi, a seguito del de-merger, sono una ventina i professionisti di Blv. «Il progetto è in ampliamento: faremo qualche innesto nel settore della contrattualistica immobiliare, per riuscire a star dietro al grande carico di lavoro senza far venir meno la qualità e l’attenzione a ogni singola pratica» affermano i managing partner. Ma senza esagerare, e senza porre target quantitativi aprioristici: lo studio non è interessato ad aprire nuove practice (ad esempio quella fiscale, per la quale la scelta è di continuare affidarsi ai collaudati rapporti con studi specializzati). «Noi badiamo molto alla crescita di tutte le risorse, e parimenti cerchiamo qualità professionali e umane. Abbiamo già qualche contatto e siamo molto rigorosi nella selezione, perché vogliamo avere meno turnover possibile. Quindi attendiamo le persone giuste, senza urgenza» rassicura Belvedere.

LE ATTIVITÀ
Recentemente, lo studio ha…

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