Bertini, una gc al centro della transizione energetica

di francesco bonaduce

«Il processo di quotazione è stato una grande sfida. D’altronde, il nostro motto aziendale è “durantes vincunt”, chi persevera vince: una buona dose di audacia ci ha permesso di andare avanti nonostante una situazione internazionale di grande incertezza». Silvia Bertini, general counsel di Industrie De Nora, nella prima metà del 2022 ha guidato il team in house della società nella cura dei profili legali del percorso che ha portato all’esordio in borsa, avvenuto lo scorso 30 giugno. Quella di De Nora è stata la prima quotazione sul listino Euronext Milan (EXM) dall’inizio del conflitto in Ucraina: «Abbiamo dovuto rinviare di qualche mese – spiega Bertini – ma il nostro management e i nostri azionisti hanno deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo. È stata un’operazione di successo che, a causa delle circostanze geopolitiche, magari non ha consentito la piena valorizzazione del gruppo, ma sicuramente è stato un passo importante. Si tratta, infatti, di un progetto a lungo temine che ci consente di valorizzare gli importanti e innovativi piani di sviluppo su cui stiamo lavorando da anni».

Uno degli aspetti più sfidanti di una procedura di quotazione che si protrae per mesi, spiega la general counsel, sta anche nel fatto che il resto dell’attività non si ferma. In particolare, Industrie De Nora – assieme a Snam, che ne detiene una quota di minoranza – è una delle sei aziende italiane ad essersi aggiudicate i finanziamenti dell’Ipcei Idrogeno. L’ Ipcei è un fondo che supporta le attività svolte da soggetti coinvolti nella realizzazione di Importanti progetti di comune interesse europeo: «Il focus sul business non viene mai perso, anche durante processi straordinari e impattanti come una quotazione. Infatti, abbiamo condotto in parallelo anche la procedura davanti alla Commissione Ue e al Mise per presentare il project portfolio e partecipare al progetto», afferma la gc. Nell’ambito di Ipcei Idrogeno, l’Italia è destinataria, nel complesso, di un miliardo di euro di fondi pubblici per investimenti in ricerca e innovazione nell’energia “green”: «De Nora realizzerà, in collaborazione con Snam, una GigaFactory per produrre elettrolizzatori destinati alla produzione di idrogeno verde. È un altro passo molto importante per noi, a conferma che la transizione ecologica è nel nostro DNA. De Nora ha iniziato a sviluppare e produrre celle a combustibile trent’anni fa, quando erano in pochi a parlare di idrogeno verde e la narrativa “green” attuale non esisteva. Questo progetto contribuisce a collocarci al centro della transizione energetica ed ecologica. Anche la direzione legale lavora a tal fine», rivendica Bertini.

Ma nel DNA di De Nora, prosegue la general counsel, c’è anche l’attività di M&A: «Da quando sono arrivata, nel 2012, abbiamo completato nove operazioni di questo tipo, di cui due trasformative. Una è la joint venture con Thyssenkrupp Nucera, nel 2015; l’altra è l’acquisizione di 14 società dal gruppo Severn Trent, che oggi costituiscono la divisione Water Technologies di Industrie De Nora. Quest’ultima acquisizione ha richiesto un importante lavoro di integrazione in cui è stata coinvolta anche la direzione legale». Attività che, prosegue Bertini, non cesserà neanche nel prossimo futuro: «Nei piani di sviluppo – prosegue Bertini – è prevista una crescita organica interna e una per linee esterne, anche attraverso altre operazioni di M&A. Si tratta di un gruppo molto dinamico ed è sfidante lavorare in questo contesto». Nel percorso, il team in house è chiamato a stare….

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