Belvedere Inzaghi, tre anni dopo: fatti, cifre e progetti

A inizio anno l’arrivo di Ivana Magistrelli quale nuova partner ha rafforzato il presidio sugli investitori internazionali

 

di nicola di molfetta

 

«Nella vita il tempismo è molto importante». Mag torna a incontrare Antonio Belvedere e Guido Alberto Inzaghi a meno di tre anni dalla (ri)fondazione di BIP, la boutique specializzata nel diritto immobiliare (si veda il numero 89 di Mag) le cui radici affondano nella storia dello studio Belvedere che opera a Milano dal 1975. Lo studio puntava a raddoppiare l’organico e a dar vita a un’organizzazione che riuscisse a imporsi sul mercato in posizione di leadership. Cifre e fatti dicono che l’obiettivo è stato centrato. 

La congiuntura ha avuto un ruolo importante. «Ci siamo costituiti nel momento in cui il real estate consolidava il suo momento magico, specie nell’area degli investimenti core-plus e development che più necessitano di assistenza e consulenza nei rapporti con la PA», raccontano i due name partner. «Siamo al lavoro sulle più belle operazioni immobiliari, dagli Scali a Santa Giulia, da Porta Volta a Piazza Cordusio, da Porta Nuova, MilanoSesto e Mind agli sviluppi dei maggiori centri logistici in Italia, dall’ammodernamento di importanti stadi, al settore dell’hotellerie anche a Roma e Firenze, dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, all’acquisizione di importanti portafogli immobiliari, fino al settore del build to rent residenziale e degli studentati».

Insomma, a quasi tre anni dall’avvio del nuovo progetto professionale il bilancio è positivo…
Il mercato ha riconosciuto la nostra offerta che si caratterizza per il voler essere vicino ai nostri clienti con una qualità che ambisce ad essere la migliore, esperta, pratica, affidabile e nel rispetto dei tempi e dei format internazionali. A novembre 2017, quando il progetto è partito, abbiamo creato una nuova associazione professionale con radici profonde nella tradizione della migliore avvocatura nazionale – specialmente milanese – nel settore del diritto amministrativo e immobiliare, sulle quali si è innestato un team di professionisti con esperienza internazionale nel real estate e riconosciuta specializzazione nel cosiddetto town planning.

In termini quantitativi questo in cosa si è tradotto? Ci date dei dati di fatturato e di crescita della compagine professionale
Siamo passati dagli originari 18 a 34 professionisti (+89%, ndr). Possiamo contare su un supporto qualificato di 12 dipendenti nell’amministrazione dello Studio e nella segreteria. Abbiamo chiuso il 2019 con un turn over di oltre 7,3 milioni di euro, segnando un incremento del 22,48% sul 2018. Nel 2020 pensiamo di crescere ulteriormente e sfiorare gli 8 milioni. 

L’arrivo di un nuovo partner, l’avvocato Magistrelli, in questi giorni conferma il trend di crescita. Come si inserisce questa nuova professionalità nel gruppo? Che competenze porta?
Ci teniamo a premettere che per noi è fondamentale il senso di squadra, l’armonia tra i professionisti e il benessere generale. Quando al mattino entriamo in studio siamo sempre di buon umore e con la voglia di fare. Quando usciamo alla sera siamo soddisfatti del nostro lavoro, anche se la nostra ambizione è sempre quella di fare meglio e di più.

E quindi?
In questo contesto, l’ingresso di Ivana si colloca…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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