beLab, società per (innov)azioni

di nicola di molfetta

Un fornitore di servizi legali alternativi. È questo che la sigla Alsp identifica. Ed è questo che beLab è diventato nel corso dei suoi primi quattro anni di attività. Nato come “business unit” di BonelliErede, adesso questo progetto acquisisce piena autonomia e si trasforma in una vera e propria società per azioni controllata al 100% dal primo studio legale italiano per fatturato (si veda il numero 142 di MAG).

«Si tratta di un business diverso rispetto a quello dello studio legale – dice a MAG Alessandro Musella, socio di BonelliErede e presidente di beLab Spa – e per questo ci è sembrato coerente dare al progetto l’opportuna autonomia, anche in termini di forma giuridica». Società per azioni e non società tra avvocati, come sottolinea Eliana Catalano, partner di BonelliErede e consigliere di beLab, «perché si tratta di una realtà che fornisce servizi complementari alla professione legale».

Il raggio d’azione della struttura va dal compliance management, all’e-discovery & litigation support, passando per investigation, Kyc (know your customer), due diligence terze parti, modelli 231 e transaction service.
Ad oggi, beLab occupa 30 persone. Per la maggior parte sono ancora avvocati. Ma la presenza di tecnici, esperti di IT e data scientist è destinata ad aumentare man mano che beLab arricchirà la componente legal tech che è uno degli elementi centrali del suo modello di business.
Uno dei settori in cui la presenza di queste figure è già effettiva, per esempio, è quello dell’e-discovery, investigation & litigation support in cui viene utilizzata una piattaforma di “technology assisted review” con ricorso all’intelligenza artificiale.

Tra pochi mesi, invece, saremo pronti con una piattaforma di legal document automation – anticipa a MAG Musella -. Avremo una piattaforma che consentirà di creare una Library di contratti per l’azienda: da quelli di lavoro a quelli di fornitura, dai contratti di distribuzione a quelli di locazione. Insomma, tutto ciò che ruota attorno al mondo dei contratti commerciali per l’impresa.

Lo strumento, grazie al know-how sviluppato da BonelliErede in materia di logica e clausole contrattuali, consentirà, attraverso un meccanismo di domande e risposte, di creare, in massimo mezz’ora, una  bozza di contratto pronta per essere riletta, raffinata e negoziata. «La cosa importante – afferma il presidente di beLab – è che questo strumento consentirà di produrre anche documenti sofisticati».

L’accesso alla piattaforma sarà uno dei prossimi prodotti a essere venduti da beLab (sarà sul mercato all’inizio del secondo trimestre 2021). Il prodotto avrà una versione standard ma potrà avere anche delle edizioni custom. Infatti, «i clienti corporate più grandi avranno la possibilità, con il supporto dei nostri legali-sviluppatori, di costruire la propria piattaforma di contract automation con tutti i contratti utilizzati dalle varie funzioni aziendali».

«Questo che abbiamo descritto – prosegue Musella – è di fatto un’esemplificazione della nostra strategia. Ogni attività ha sempre un tool legal tech al centro affiancato dai nostri managed legal services. Da un lato lo strumento di automazione contrattuale e dall’altro i nostri servizi per sviluppare la Library. Anche nell’e-discovery, investigation & litigation support, abbiamo la nostra piattaforma a cui si somma il nostro lavoro di analisi. Così come nella compliance usiamo una piattaforma di compliance management, screening e kyc delle terze parti a cui abbiniamo il managed service e la gestione di queste attività per il cliente. Lo schema alla base della strategia è sempre: legal tech più servizio abbinato, che non sarà mai la tradizionale attività riservata alla professione forense».

L’evoluzione di beLab è destinata ad avere un forte impatto di mercato. Gli occhi di tanti sono puntati su essa con un misto di curiosità, preoccupazione, interesse e difficoltà di comprensione. Probabilmente la domanda che in molti si fanno è: cosa aggiunge questa iniziativa alle attività che lo studio svolge già e in cui è leader di mercato?.

Sul punto interviene per primo Marcello Giustiniani, consigliere delegato di BonelliErede, nonché membro del board di beLab di cui è stato uno degli ideatori. «Di sicuro con questa mossa cerchiamo di allargare il raggio d’attività ai servizi complementari, offrendoli direttamente e in più dotandoli di un alto grado di qualità che deriva dall’esperienza maturata nel corso degli anni nel settore legale». Detto questo, però, Musella va dritto al punto. «Uno degli obiettivi è la leadership nel legal tech italiano». «La nostra ambizione è di riuscire a prendere una posizione importante in questo mercato dove la localizzazione ha un grande valore. Il legal tech in Italia lo vogliamo fare noi».

Il punto è chiaro: BonelliErede, con beLab, vede delle potenzialità importanti in un settore limitrofo rispetto a quello legale tradizionale. Un settore in cui nel prossimo futuro potrebbero arrivare anche operatori stranieri che per il momento, però, sono concentrati su altre giurisdizioni. E proprio per questo vuole riuscire a…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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