BANK OF AMERICA, LE PARCELLE LEGALI DIMEZZANO L’UTILE PER AZIONE

Pochi giorni fa, i media finanziari di tutto il mondo hanno riportato la notizia che Bank of America ha raggiunto un accordo da 16,65 miliardi di dollari con le autorità degli Stati Uniti relativo alle accuse di avere tratto in inganno gli investitori che hanno acquistato titoli garantiti da mutui ipotecari. Il patteggiamento prevede che la seconda banca americana paghi 9,65 miliardi in contanti e i restanti 7 miliardi sotto forma di rimborsi ai risparmiatori in difficoltà. Alla luce dell'accordo, ha spiegato la banca, l'utile lordo del terzo trimestre dovrebbe ridursi di circa 5,3 miliardi, pari a circa 43 centesimi per azione al netto delle imposte.

Intanto, nel secondo trimestre, il gruppo con sede a Charlotte (North Carolina) ha registrato utili da 2,29 miliardi di dollari contro i 4,01 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. I profitti per azione sono stati di 19 centesimi. Sul risultato, prima dell'accordo transattivo con le autorità nazionali, hanno pesato le spese legali che il colosso finanziario ha dovuto sostenere nel periodo per gestire le dispute su mutui tossici venduti prima dello scoppio della crisi. Si tratta di ben 4 miliardi di dollari (nello stesso periodo del 2013 quelle spese erano state "solo" di 471 milioni). L'impatto delle parcelle dei consulenti sull'utile per azione della banca è stato notevole, dimezzandone, di fatto, l'entità. Al netto delle spese legali, infatti, i profitti per azione nel secondo trimestre 2014 sarebbero stati pari a 41 centesimi.

I media americani non hanno potuto fare a meno di notare (con un pizzico di sarcasmo) che contrariamente a quanto avviene di solito, negli annunci ufficiali rielativi al raggiungimento dell'accordo con il Dipartimento di giustizia, sei Stati, la Sec, la Federal Deposit Insurance Corp e il Department of Housing and Urban Development, non sono mai stati menzionati ufficialmente gli studi legali che hanno affiancato l'istituto nella chiusura della controversia civile. 

Secondo quanto riferito da The American Lawyer, tuttavia, l'operazione dovrebbe essere stata negoziata da Skadden Arps e Wachtell Litpon.

SHARE