Banda larga, aree bianche e accesso agli atti: Ristuccia Tufarelli vince per Fastweb al CdS

Fastweb ha vinto in Consiglio di Stato sull’accesso agli atti e documenti delle note modifiche alle concessioni aggiudicate da Infratel ad Open Fiber per la costruzione dell’infrastruttura pubblica a banda ultralarga nelle c.d. “aree bianche”, interamente finanziata con aiuti di stato, sulla base delle condizioni approvate dalla Commissione Europea.

Il collegio giudicante, con la sentenza n. 931 del 9 febbraio 2022, ha respinto gli appelli proposti da Open Fiber e da Infratel avverso la sentenza 10812/2021 del Tar Lazio che aveva a sua volta accolto il ricorso proposto da Fastweb avverso il silenzio-rigetto di Infratel sull’istanza di accesso.

La sentenza

Il Consiglio di Stato ha condiviso interamente la ricostruzione difensiva riconoscendo la legittimazione e l’interesse di Fastweb all’accesso nella sua duplice veste di i) cliente di Open Fiber (come operatore retail), in quanto le modifiche all’esecuzione delle concessioni sono suscettibili di modificare l’accesso ai servizi dell’infrastruttura, incluso il prezzo, e l’organizzazione di questi in merito all’erogazione ai clienti finali, e di (ii) competitor di Open Fiber (come operatore wholesale) poiché le modifiche potrebbero generare effetti distorsivi della concorrenza e potrebbero essere fonte di violazione delle norme concernenti l’aggiudicazione dei contratti pubblici.

I giudici hanno ritenuto non sussistenti le esigenze di riservatezza e di tutela del know-how aziendale ritenendo prevalente il principio di trasparenza negli appalti pubblici.

Il team legale

Fastweb è stata assistita dallo studio Ristuccia Tufarelli & Partners con i partner Renzo Ristuccia (nella foto a sinistra), Luca Tufarelli (nella foto al centro) e Mario Di Carlo (nella foto a destra) e gli associate Giulia Fabrizi e Antonino Castorino.

redazione@lcpublishinggroup.it

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