Bana ottiene assoluzione del cda in un processo per infortunio sul lavoro

Lo studio Bana avvocati associati ha assistito con successo tutti i componenti del cda di una società multinazionale produttrice di nastri trasportatori in un delicato processo per infortunio sul lavoro.

Il Tribunale penale di Biella, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, ha infatti assolto con la formula più ampia «perché il fatto non sussiste» tutti i componenti del cda della società, nonché tutte le altre persone coinvolte, dal datore di lavoro ai delegati del datore di lavoro e al responsabile salute prevenzione e protezione, appartenenti alla medesima società.

Nella sempre delicata materia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, lo studio Bana, con gli avvocati Antonio Bana (nella foto), Elena Martelli e Jacopo Campomagnani, ha assistito tutti gli imputati, facendo emergere la loro estraneità in merito alle diverse imputazioni di cooperazione colposa nella colpa di comportamenti omissivi e di negligenza nel rispetto delle norme inerenti alla sicurezza sul lavoro.

I principi della sentenza

In particolare, le argomentazioni degli avvocati hanno fatto leva su alcuni principi di diritto fondamentali in merito all’esclusione del nesso di causalità in caso di una condotta abnorme del lavoratore e nel far emergere la necessità di una prova della responsabilità «al di là di ogni ragionevole dubbio». L’istruttoria dibattimentale tenutasi dinanzi al Tribunale di Biella ha ricostruito tali precise sfere di competenza al fine di assicurare i corretti meccanismi di imputazione autenticamente rispettosi del principio di personalità della responsabilità penale.

I giudici hanno precisato, inoltre, quel perimetro che deve essere definito della residua responsabilità nella realtà societaria di una certa complessità, dove il garante non può individuarsi «automaticamente» in colui o in coloro che occupano la posizione di vertice. Si richiede, infatti, un puntuale accertamento, in concreto, dell’effettiva situazione della gerarchia delle responsabilità all’interno della struttura, attraverso il suo adeguato organigramma dirigenziale e il corretto funzionamento teso ad esonerare l’organo di vertice da responsabilità di livello sia intermedio che finale.

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