BAKER & MCKENZIE CON BARRY-WEHMILLER
Un team di avvocati dello studio Baker & McKenzie, coordinato dal Senior Associate Filippo Palmieri, ha assistito il Gruppo statunitense Barry-Wehmiller (player mondiale nel settore della produzione e commercializzazione di macchine per il packaging) nell’acquisizione di Simionato Integrated Packaging System S.r.l. Simionato, attiva nel settore della progettazione e produzione di sistemi di confezionamento integrati e flessibili (VFFS), si inserisce con sinergia ideale, sia per ciò che riguarda i prodotti sia per quanto attiene ai mercati geografici, nel quadro delle attività industriali della divisione HayssenSandiacre del Gruppo Barry-Wehmiller, consentendo a quest’ultimo di ampliare in modo significativo la gamma di soluzioni disponibili per i dispositivi destinati al packaging flessibile. L’acquisizione di Simionato segue di pochi mesi un’altra operazione strategica messa a segno in Italia da parte del Gruppo Barry-Wehmiller, sempre con l’assistenza di un team dello studio Baker & McKenzie coordinato dall’Avv. Palmieri: l’acquisizione, nel maggio del 2011, dell’intero pacchetto azionario di Officine Curioni S.p.A. Per più di 85 anni, Curioni è stato un importante fornitore di macchine per la trasformazione del cartone ondulato a livello globale. L’acquisizione di Curioni è stata effettuata da parte della divisione MarquipWardUnited del Gruppo Barry-Wehmiller, che ha stabilito presso la struttura produttiva di Curioni, nei pressi di Lodi, il centro produttivo e strategico di MarquipWardUnited in Europa. L’integrazione di Curioni nell’organizzazione MarquipWardUnited rafforzerà ulteriormente la competitività dei prodotti di tale divisione sui mercati europei ed internazionali. Entrambe le acquisizioni consentono al Gruppo Barry-Wehmiller, controllato dalla famiglia Chapman e guidato in Italia da Stefano Rocca, di accrescere ulteriormente la propria presenza sul mercato europeo – in particolare, in quello italiano – nel solco di una combinazione strategica tra crescita organica e crescita esogena (51 acquisizioni dal 1987) che ha consentito al Gruppo Barry-Wehmiller di raggiungere nell’esercizio 2011 un fatturato di oltre 1,2 miliardi di dollari a livello globale.