BAKER & MCKENZIE AFFIANCA HAWORTH NELL’OPA SU POLTRONA FRAU
Ancora un pezzo di made in Italy si appresta a passare in mano straniera. Il colosso americano Haworth, che secondo quanto risulta a legalcommunity.it è assistito da un team di avvocati dello studio Baker & McKenzie sul piano legale e da Bofa Merrill Lynch su quello finanziario, si appresta ad acquistare il 58,6% del capitale di Poltrona Frau da Charme Investments (che fa capo a Montezemolo & Partners Sgr) e Moschini cui fa capo, rispettivamente, il 51,3% e il 7,3%. Il valore del deal non è stato reso ufficiale. Ma si parla di una cifra nell'intorno dei 400 milioni.
Il prezzo concordato con i venditori, che sempre secondo quanto appreso da legalcommunity.it sono affiancati dallo studio Bonelli Erede Pappalardo, è di 2,96 euro per azione. In seguito, Haworth, lancerà un'offerta pubblica d'acquisto (Opa) obbligatoria per rilevare il flottante alla stessa cifra. L'operazione dovrebbe essere perfezionata entro la fine di aprile 2014 ed è subordinata al via libera delle autorità antitrust.
Al termine del processo di acquisizione, dovrebbe nascere uno dei player più grandi, a livello mondiale nell'arredamento di design di alta gamma. Con oltre 1,4 miliardi di dollari di ricavi nel 2013, circa 6.000 dipendenti e oltre 600 dealers in tutto il mondo, la società dal 2011 è già partner di Poltrona Frau per la distribuzione del canale ufficio in Nord America. Haworth è guidata dall'italiano Franco Bianchi, dal 2005 presidente e amministratore delegato. L'operazione, quindi, potrebbe portare al delisting di Poltrona Frau, arrivata a Piazza Affari nel novembre 2006, a un prezzo di 2,1 euro per azione. Il titolo è stato a lungo in sofferenza, stabilizzandosi sopra i livelli di Ipo soltanto da ottobre 2013. Nelle ultime settimane, in particolare, il titolo si era infiammato, sintomo che il mercato aveva subodorato che qualcosa stava per accadere.
Gli azionisti, hanno concesso a Haworth un'opzione di vendita, esercitabile a valle del processo di Opa, ai sensi della quale Haworth avrà il diritto, ma non l'obbligo, di cedere a ciascuno degli azionisti una partecipazione nella società pari al 4,2% (complessivamente pari all'8,4%) del capitale sociale, allo stesso prezzo per azione pagato da Haworth. In caso di esercizio dell'opzione, Charme e Moschini potranno designare fino a tre componenti del Cda, avranno un diritto di veto su specifiche operazioni di gestione straordinaria, saranno vincolati da un lock-up di tre anni, ci saranno opzioni put e call per la risoluzione di eventuali situazioni di stallo decisionale, potranno rivendere i titoli a Haworth tra l'approvazione del bilancio 2016 e quella del bilancio 2019, mentre Haworth potrà acquistare le partecipazioni tra l'approvazione del progetto di bilancio 2019 e quella del bilancio 2022.
Haworth acquisirà anche il 98% del capitale della società proprietaria degli stabilimenti di Meda concessi in locazione al gruppo, ad un prezzo complessivo di circa 1,9 milioni di euro.