“L’avvocato? È attirato da smart working e opportunità in house”. La testimonianza dell’head hunter
di giuseppe salemme
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Francesca Biocca (nella foto) fa parte della legal practice italiana di Flower & Klein, società di consulenza svizzera specializzata in risorse umane. Lei le sue colleghe Giulia Citterio, Carola Di Monaco e Ilaria Ciucci sono head hunter legali: il loro lavoro è andare alla ricerca dei profili professionali richiesti da studi legali (o dipartimenti legali in-house) e, una volta rintracciato il giusto match, gestire l’incontro tra il singolo avvocato e la sua, potenziale, nuova realtà lavorativa.
In questa mansione, talvolta particolarmente complessa per il numero di variabili in gioco, le professioniste del team legal di Flower & Klein sono aiutate da un fattore che le accomuna: anche loro sono tutte, in primis, (ex) avvocate. L’avvocata Biocca, ad esempio, ha iniziato la carriera lavorando nel vecchio studio Grimaldi e Associati, per poi passare in Gianni & Origoni (Gop). Dopo qualche anno, resasi conto che quel mondo non le si addiceva, ha scelto di utilizzare l’esperienza accumulata per affiancare al meglio studi e professionisti alla ricerca del perfect match professionale.
Per MAG si tratta di una testimonianza importante: non solo perché relativa a uno dei tanti percorsi di carriera alternativi a quello forense, ma anche per il peculiare punto di vista che garantisce sull’evoluzione che il mercato legale sta vivendo: quello di un team di addette ai lavori che fa dell’incontro tra la domanda e l’offerta di competenze e personalità il suo settore di specializzazione.
«Mi sono laureata in legge nel 2011 alla Sapienza, e ho cominciato a lavorare nel team di Roberto Cappelli, che all’epoca collaborava con Grimaldi e Associati. A fine 2011 c’è stato fu lo spin off in Gop, e lì sono rimasta per quasi 4 anni», spiega Francesca Biocca a MAG. «Avevo però capito che quella del corporate lawyer non era la mia strada: ho provato quindi dapprima a trasferirmi nella practice labour di Roma, dove ho lavorato per circa 8 mesi. Volevo avvicinarmi di più al cliente o comunque al lato umano della professione, per poi magari a spostarmi inhouse, o nel mondo hr».
E così è stato, giusto? Com’è entrata nel mondo delle risorse umane?
Mi chiamò un ex collega…
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