L’analisi biennale delle retribuzioni negli studi legali d’affari

AVVOCATI SALARY GUIDE 2021

Limitato. Se dovessimo scegliere un aggettivo per descrivere l’effetto Covid-19 sulle retribuzioni dei collaboratori degli studi legali d’affari potremmo optare per questo. 

La nuova edizione della Salary Guide di MAG sull’andamento dei compensi riservati ai professionisti attivi nelle fila delle principali insegne della business law in Italia, non restituisce un quadro troppo desolante come ci si sarebbe potuti aspettare dodici mesi fa. 

Del resto, sul piano del business, il 2020 per molte organizzazioni legali è stato tutt’altro che un anno di sofferenza. Ci sono strutture che hanno archiviato addirittura un esercizio record. E questo ha avuto ovviamente un impatto positivo sulle decisioni sulle politiche retributive. 

Il 57% degli studi che ha partecipato alla rilevazione di MAG ha dichiarato di non aver rivisto la scala dei compensi degli associate.
Alcuni però hanno specificato di non aver toccato la parte fissa di tali compensi. In molti casi la parte variabile è stata congelata e in alcuni è stata pagata in un secondo tempo.

Detto questo passiamo alle cifre. Nel 2020, rispetto alla precedente rilevazione (si veda il numero 115 di MAG) il compenso medio di un associate al primo anno di collaborazione con uno studio d’affari in Italia si è attestato attorno ai 35mila euro lordi, vale a dire il 7,7% in più rispetto a quanto rilevato due anni fa.

Mediamente, nell’arco dei primi tre anni di attività in studio, un collaboratore porta a casa un compenso annuo di 39mila euro. Anche in questo caso la cifra si attesta in aumento rispetto a quanto rilevato relativamente al 2018 ma si conferma ancora lontana (-10,3%) dal dato che avevamo riscontrato nel 2017 e che era pari a 43.500 euro.

Tra il quarto e il quinto anno di attività, il compenso medio riconosciuto ai collaboratori risulta pari a 58.500 euro. Anche in questo caso il rimbalzo rispetto a quanto registrato nella precedente edizione della survey (+10,4%) non colma il gap rispetto a quattro anni fa (-10,7%), quando la retribuzione di un associate tra il quarto e quinto anno di attività in studio si attestava mediamente sui 65.500 euro lordi.

Proseguendo l’analisi e concentrandoci sugli anni dal sesto all’ottavo, ovvero sul periodo in cui si cresce in termini di seniority, il dato rilevato in questa nuova edizione della Salary Guide arriva a 81mila euro di compenso medio: +9% sul 2019 ma ancora -14,7% rispetto al 2017.
In particolare, un senior associate arrivato all’ottavo anno di collaborazione con uno studio legale d’affari attivo in Italia, può mediamente aspirare a una retribuzione annua lorda di circa 91mila euro.

Ovviamente le cose cambiano a seconda della tipologia di studio con cui si lavora. Mediamente, in uno dei grandi studi italiani, il compenso di un senior associate può arrivare sugli 85mila euro. Nelle super boutique un collaboratore all’ottavo anno può riuscire a portare a casa mediamente 110mila euro. Poco più di quanto incassa un collega in forza a uno studio internazionale (100mila euro).
Caso a parte le boutique specialistiche. Qui, in particolare nel fiscale, un senior associate può arrivare a un compenso annuo lordo di 150mila euro.

Le fasce in cui c’è stato un calo dei compensi rispetto alla precedente rilevazione sono quelle in cui operano i professionisti più anziani. Tra le insegne italiane questa inversione di tendenza si registra a partire dal quinto anno. Per i big nazionali, il dato emerge dal settimo anno. Mentre per super boutique e internazionali, il calo si evidenzia solo ai livelli di salary/junior partner.

In generale, osservando il dato medio complessivo, questa edizione della Salary Guide evidenzia una riduzione del 7,8% del compenso medio dei counsel e un calo del 10,8% dei soci non equity.

Fin qui abbiamo parlato della parte fissa dei compensi. Ma quasi tutti gli studi che hanno risposto alle specifiche domande di MAG hanno dichiarato di riconoscere dei bonus ai propri collaboratori tarati sulle performance misurate solitamente in base al fatturato lavorato, alle effettive prestazioni nell’anno e in alcuni casi ai ricavi prodotti o originati. Le formule sono estremamente variegate ed elaborare una statistica non è così semplice. 

L’impatto del bouns sul compenso annuale però può…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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