AVVOCATI DIVISI SULL’EFFETTO DEI NUOVI PARAMETRI
Avvocati divisi sui nuovi parametri. Il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero della Giustizia 55 del 10 marzo che provvede all'aggiornamento degli importi applicati dall'estate del 2012 non si capisce se le toghe siano contente o meno della revisione. Per il Cnf si tratta di un grande successo. Il Consiglio nazionale forense ha addirittura pubblicato sul suo sito istituzionale una tabella da cui si desume che, per una causa di valore medio (15mila euro), segnala un aumento medio delle parcelle nell'ordine del 130%, da 2.100 a 4.835 euro.
I parametri, è bene ricordarlo, non sono le vecchie tariffe. La loro applicazione per stabilire il valore di una prestazione professionale si ha solo nel caso di liquidazione delle spese in giudizio oppure quando manca l'accordo tra cliente e legale o anche quando il compenso non è stato determinato in forma scritta. Vero è, però, che per molti avvocati rappresenteranno un termine di riferimento nel predisporre i preventivi su richiesta dei loro clienti. Per il presidente dell'OUA, Nicola Marino, «Si conclude, così, l'iter di un provvedimento atteso troppo a lungo dagli avvocati italiani. Un piccolo passo in avanti per un'avvocatura soffocata da mille problemi. Un primo e concreto gesto positivo del nuovo ministro Orlando. Ora, la partita vera è quella dei tavoli sulla modernizzazione e il rilancio della professione forense oggetto di discussione le scorse settimane con il Guardasigilli».
Ma se si va a guardare come è stato accolto il decreto dalla "base" delle toghe italiane si nota un atteggiamento di freddezza se non addirittura di delusione. I social network, in questo, offrono una panoramica molto chiara. «Gli aumenti, se ci sono», scrive per esempio R.R. su Facebook, «riguardano le cause con valore alto o medio alto. Invece, quelle con valore basso o medio basso hanno subito una rilevante riduzione che arriva fino al 50% in meno delle tabelle del precedente DM. La situazione osservata da un altro punto di vista porta ad una considerazione: gli studi affermati e con clientela altolocata avranno un incremento degli introiti mentre gli studi piccoli, avviati da poco o addirittura da avviare saranno alla canna del gas».