Avvocati d’affari, ecco quanto si guadagna
Calano le retribuzioni medie dei collaboratori negli studi legali d’affari. Il dato emerge dall’analisi condotta dal Centro ricerche di Legalcommunity.it su un campione rappresentativo della categoria composto da 25 insegne di diversa estrazione: big italiani, super boutique, internazionali, big four e boutique.
Rispetto alla precedente rilevazione (si veda il numero 78 di MAG del 2017) si registra una riduzione media dei compensi dell’8,5%. Più nel dettaglio, le fasce per le quali si riscontra un maggiore ridimensionamento dei compensi medi rispetto al dato raccolto due anni prima, sono quelle dei praticanti e dei collaboratori (-18%). Diversamente, counsel e salary partner hanno beneficiato di un incremento medio dei compensi dell’11% circa. Anche se qui, a ben guardare, vale la regola “del pollo ogni due persone”. Infatti, il compenso medio dei counsel risulta più alto del 2,2% rispetto a quanto rilevato nel 2017; mentre quello dei salary partner è salito di quasi il 20%.
Ma parliamo di cifre. Il compenso medio di un trainee nell’arco massimo di tre anni, nella precedente edizione dell’analisi, si attestava attorno a 24.500 euro l’anno con un dato minimo di 20mila euro a inizio percorso e uno massimo di 29mila al termine.
La nuova rilevazione, invece, indica a 20mila euro il compenso medio di un praticante nello stesso arco temporale, con un minimo di 16mila e un massimo di 24mila.
Anche i dati relativi ai minimi e ai massimi, sia ben chiaro, rappresentano una media. Come vedremo più avanti, molto dipende dalla tipologia di studio in cui si lavora. Ci sono associazioni professionali dove un praticante comincia il suo percorso di formazione ricevendo un compenso di 9.200 euro annui e nel corso del triennio arriva a un massimo di 14.400 euro e altri dove un neolaureato a inizio pratica riceve già 25mila euro l’anno per arrivare a 35mila euro alla fine del triennio di formazione, ovvero fino al presunto superamento dell’Esame di Stato.
All’altro capo della scala gerarchica dei collaboratori di studio troviamo le figure dei counsel e quelle dei salary partner. In alcuni studi queste figure coincidono poiché ci sono organizzazioni che non prevedono più la qualifica di partner per professionisti che non siano nell’equity. In altri, invece, coesistono confermando l’allungamento dei percorsi di avvicinamento all’equity partnership cominciato nel periodo post credit crunch.
La nuova rilevazione indica a 115mila euro il compenso medio dei counsel e a 148mila euro quello dei salary partner, mentre due anni fa il dato si attestava rispettivamente a 112.500 e 123.500 euro.
Anche in questo caso può essere interessante considerare gli estremi delle rispettive forchette. Ci sono studi in cui un counsel può portare a casa poco più di 50mila euro annui, così come ci sono realtà in cui il compenso per i giovani avvocati in corsa verso la partnership può già toccare quota 150mila euro. Quanto ai salary partner, invece, la retribuzione minima scende raramente sotto i…
PER PROSEGUIRE LA LETTURA CLICCA QUI E SCARICA LA TUA COPIA DI MAG CON GRAFICI E TABELLE…