Avvocati allestero? Solo per passione
in collaborazione con lexindex
Giurisprudenza alla Bocconi per cinque anni poi Master of Laws (LL.M.) di un anno alla New York University (NYU). Federica Pantana (nella foto) non arriva da una famiglia di avvocati. Ma da sempre ha desiderato di esercitare questa professione e conoscere il diritto che definisce uno strumento magico e potente. Un confronto tra l’esercitare in Italia e farlo all’estero non riesce a farlo, visto che non ha mai lavorato nella Penisola. Ma per il futuro non si pone limiti: «Mi vedo ovunque ci possano essere una crescita professionale e nuove sfide».
Perché hai deciso di fare legge e poi di intraprendere questa carriera?
Penso di aver da sempre avuto, da un lato, uno spirito da “advocate” e, dall’altro, l’interesse nell’accumulare un bagaglio di conoscenza ed utilizzarlo al fine di risolvere altrui problemi, indicare la via per raggiungere determinati obiettivi, rimuovere ostacoli. Il diritto è uno strumento magico/potente sotto questo punto di vista e ho subito il fascino di tale magia/potere.
Quando e perché hai deciso di andare all’estero?
Sin da bambina sognavo di lavorare a livello internazionale, aver la possibilità di viaggiare e approcciarmi anche a livello professionale con persone provenienti dai più svariati Paesi. Alla luce di questo chiodo fisso, ho frequentato corsi di lingua inglese in Inghilterra ed America sin dai miei quattordici anni. Mi sono poi specializzata in diritto internazionale pubblico e dell’arbitrato durante gli anni di giurisprudenza e Master.
Ora dove lavori?
Attualmente lavoro presso Proskauer Rose, sede di Londra, nel team di diritto dei mercati finanziari internazionali. Specializzarmi in tali settori del diritto mi ha dunque permesso di realizzare questo mio desiderio e tener vivo il mio spirito cosmopolita.
La ritieni una scelta alla portata di tutti (anche economicamente)?
Sinceramente no, è un percorso lungo ed impegnativo, soprattutto sei vuoi eccellere. Ovviamente il sostegno della famiglia è indispensabile. Se poi parliamo di perseguire una carriera all’estero, doppiamente difficile e piena di ostacoli. Devi essere davvero sicuro delle tue scelte ed ambizioni…Essere pronto a ricevere molte porte in faccia.
Cosa deve sapere chi vuole provare a venire a lavorare in uno studio legale negli States?
Ribadisco, in primis essere al 100% sicuri di tale scelta e essere consci che è un cammino in salita. L’anno di master è impegnativo e la competizione altissima. Finito l’anno la preparazione per il Bar Exam (l’esame di ammissione all’ordine) inizia immediatamente. I mesi successivi sono una maratona di studio intenso (e disperato) fino ad approdare ai due giorni di esame.
Trovare lavoro è difficile?
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