AVVOCATI A LONDRA PER L’ITALIAN JOB

Cresce la little Italy legale nel cuore di Londra. Con l'M&A che oramai si declina soprattutto in chiave cross border e sotto la spinta del capital markets che ha visto il rientro dei centri decisionali di molte banche d'affari all'ombra di St Paul's, anche gli avvocati italiani hanno capito che una presenza londinese diventa sempre più imprescindibile. L'internazionalizzazione, in questi casi, non c'entra nulla. Certo, Londra è la capitale del Regno Unito. Per arrivarci bisogna attraversare la Manica. Ma alla fine bastano due ore di aereo per spostarsi da Roma o Milano al cuore della City. E' come andare da un capo all'altro dello Stivale. E quindi l'ufficio di Londra non è considerato una semplice vetrina all'estero ovvero una sede di rappresentanza dello studio italiano, ma una base operativa legata a doppio filo, nella sua attività, a quella italiana.  

LABLAW PREPARA LO SBARCO
Il prossimo a compiere il “grande passo” di un’apertura nella City dovrebbe essere LabLaw. Lo studio fondato da Luca Failla e Francesco Rotondi, specializzato in diritto del lavoro, starebbe, secondo quanto appreso da Mag by Legalcommunity, definendo i dettagli di un’operazione che lo porterebbe a essere la prima boutique di employement italiana ad avere una presenza diretta a Londra. L’unico precedente recente è stato quello di Help! di Aldo Calza. L’operazione a cui stanno lavorando i legali di LabLaw consisterebbe nell’apertura di un ufficio diretto, una vera e propria sede londinese dello studio e che si andrebbe ad aggiungere agli uffici che la boutique milanese ha aperto o aggregato negli anni in giro per l’Italia.  

LA CARICA DEI FISCALISTI
Se per i lavoristi si tratta di una novità, per i fiscalisti è una tendenza destinata a consolidarsi. Sopratutto chi lavora con clientela multinazionale, non può prescindere da una presenza a Londra, visto che tutte la grandi corporation presenti in Europa stanno insediando proprio nella City le proprie sedi fiscali. Ultimo, in ordine di tempo, il caso di Fca, ossia Fiat Chrysler. Tra gli sbarchi più recenti, si segnala quello di Miccinesi e associati. Lo studio ha da poco aggiunto una sede operativa londinese alla lista di indirizzi all’estero che attualmente lo vede presente anche a Parigi. A fare da apripista è stato Maisto che da sempre ha connotato con un’allure internazionale il proprio posizionamento internazionale. Ma l’operazione più innovativa, sinora, l’ha messa a segno Pirola Pennuto Zei che a Londra ha dato vita a un’Abs, ossia un’alternative business structure.  

UFFICIALI DI COLLEGAMENTO
In molti dei casi precedenti, tuttavia, la presenza di un ufficio londinese non coincide con quella di soci che in pianta stabile coprono l’ufficio. Di Guglielmo Maisto si sa che almeno una volta a settimana vola da Milano alla City per qualche girono. Ma l’indirizzo ufficiale di tutti i soci dello studio è quello di Piazza Meda nel capoluogo lombardo. Diverso il discorso per alcune delle grandi insegne generaliste del Paese. Grimaldi, che è stato l’ultimo in ordine di tempo a ufficializzare l’apertura di una sede a Londra, conta sulla presenza in pianta stabile di Fabio Pizzoccheri, arrivato da Ashurst. Anche Rcc (si veda il n. 16 di Mag by legalcommunity), che ha appena annunciato lo sbarco a Londra, ha affidato a Norman Pepe, preso da Paul Hastings, il compito di sovrintendere l’avvio della sede la cui responsabilità, però, è stata affidata al socio fondatore, basato a Milano, Michele Crisostomo.  

BIG A CONFRONTO
Tra le grandi insegne nazionali, invece, quelle che sembrano avere la presenza più consistente nella City sono Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e Nctm. La prima, con otto avvocati, tra cui i due soci Roberto Premonte e Marco Zaccagnini a cui si affianca anche la counsel Francesca Cesca del desk India. La seconda ne conta, invece, sei dopo l’ultimo arrivo, ovvero quello del socio Andrea De Tomas che si è aggiunto alla squadra guidata da Anthony Perotto dopo aver lasciato Bonelli Erede Pappalardo. Quest’ultimo, un anno fa, ha riorganizzato la sua presenza londinese con l’inserimento in squadra di Giuseppe Sacchi Lodispoto che si è andato ad aggiungere a Riccardo Sallustio. Ma i professionisti committed sull’attività londinese sono anche il partner Andrea Carta Mantiglia, coordinatore delle attività e i recenti acquisti, Mauro Gigante e Federico Vezzani. Legance, invece, ha quattro professionisti che stanziano a Londra, tra cui il socio Marco Gubitosi e il counsel Iacopo Fontana. Mentre l’unico studio ad avere soci inglesi è Chiomenti che tra gli otto professionisti di Londra, annovera Christopher Mullen e Michael Benster, oltre a socio Massimiliano Nitti.

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