AVVOCATE, NEGLI STUDI D’AFFARI UNA SOCIA OGNI 5 PARTNER

Le donne e gli studi legali d'affari. L'accesso per le avvocate in queste strutture non è più limitato o interdetto, ormai da tempo. Ma il problema è la carriera. Essere un'avvocata d'affari di successo e conquistare la partnership in uno studio legale è ancora una sorta di mission impossible.

A parlare chiaro sono i numeri. In occasione della tavola rotonda sulla diversity organizzata da legalcommunity.it in collaborazione con Aigi e Women on board di Asla, è stato fornito un quadro molto chiaro (sebbene ancora provvisorio) della situazione.

Secondo i dati finora disponibili relativi al monitoraggio condotto da Women on bord (57 su 91 studi), finché si tratta di stagisti, il sesso non conta. C’è una situazione di sostanziale uguaglianza all’ingresso.

Negli studi monitorati, neanche a farlo apposta, ci sono 76 stagisti uomini e 76 stagiste donne. Già quando si tratta di fare il primo investimento sui praticanti, le cose cambiano. I dati dicono che ad oggi ci sono 200 praticanti uomini e 172 praticanti donne. Tra i collaboratori, invece, gli uomini sono 925, mentre le donne sono 866.

Ma la discriminazione ancora oggi esistente negli studi associati nei confronti delle avvocate emerge chiaramente quando si vanno a contare i soci. In questo momento, sempre secondo i parziali del monitoraggio dell'associazione degli studi associati, le donne partner sono 138 a fronte di 698 soci maschi.

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