Ashurst dice addio al full service

Il modello di business è stato passato al microscopio dai consulenti indipendenti di Bain. E ora, lo studio internazionale Ashurst è al lavoro per implementare una nuova strategia di mercato a livello internazionale. Il lavoro di Bain, come recentemente ricordato da The Lawyer, è durato circa un anno. Partito subito dopo l’integrazione con gli australiani di Blake Dawson. L’obiettivo è chiaro: individuare delle aree di crescita e sviluppo che consentano di rafforzare la partnership globale. Ben Tidswell, chairman della law firm, ha indicato alcuni settori che stanno “pushing harder”. E che di fatto rappresentano il ferro caldo da battere in questa fase congiunturale. Ovviamente, questo processo di ridefinizione delle strategie a livello globlae non può non avere anche una ricaduta sull’attività della sede italiana dello studio che, al di là delle recenti uscite registrate (si veda il numero 45 di Mag), continua a investire nei settori core.

Il recente ingresso di Elena Giuffrè, in arrivo da BonelliErede, nel team di infrastructures e utilities, per esempio, può essere letto proprio in questa chiave. «La strategia di Ashurst a livello globale consiste in un focus specifico sulle financial institution e nel settore dell’energia e delle infrastrutture», spiega Domenico Gullo (nella foto), managing partner di Ashurst Italia. E a Mag rivela in che modo l’adeguamento a questa linea strategica si rifletterà sulla presenza dello studio nella Penisola.

In che modo l’Italia sta contribuendo alla realizzazione di questa nuova strategia?
Ashurst Italia, conformemente alla strategia che lo studio sta implementando a livello globale in tutte le giurisdizioni in cui è presente, sta concentrando i propri sforzi nei settori core.

Quali sono?
In particolare, stiamo sviluppando ulteriormente alcune aree specifiche: finance (diritto bancario e finanziario e finanza strutturata), energia, infrastrutture e capital markets. Practice su cui già oggi possiamo dire di essere, anche a livello domestico, una delle law firm protagoniste del mercato.

A cosa porterà questa nuova strategia?
Quale parte della implementazione della strategia intendiamo abbandonare il modello dello studio full service, che a nostro avviso non è in linea con le evoluzioni che il mercato dei servizi legali ha registrato in questi ultimi anni, e, continuerà verosimilmente a registrare in futuro.

Con quale obiettivo?

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