Arbitrato e diritto di difesa, PedersoliGattai ottiene riconoscimento di un lodo arbitrale straniero a Roma
PedersoliGattai, con un team composto dal partner Filippo Casò e dal senior associate Matteo Maria Tafuro (nella foto), ha assistito una compagnia di telecomunicazioni europea nel riconoscimento di un lodo arbitrale straniero da parte della Corte d’appello di Roma.
In particolare, i giudici hanno statuito che non sussiste violazione del diritto di difesa se nel lodo non vengono esaminate tutte le argomentazioni dedotte dalle parti, essendo sufficiente che la motivazione fornisca una spiegazione logica e adeguata della decisione adottata, evidenziando le prove ritenute idonee a suffragarla, ovvero la carenza di esse, senza che sia necessaria l’analitica confutazione delle tesi non accolte o la disamina di elementi di giudizio non ritenuti significativi (Cass. n. 12131/2023).
La Corte d’appello ha altresì osservato che l’omessa verbalizzazione in udienza di argomentazioni dedotte da una parte non comporta violazione del principio del contraddittorio, se quella parte ha comunque avuto modo di reiterarle nelle memorie successive all’udienza.