Antitrust: Cintioli sul giusto processo, sindacato sul public enforcement e accertamento dei fatti

Fabio Cintioli (nella foto), socio fondatore dello studio Cintioli & Associati, è intervenuto alla XIII edizione del Convegno “Antitrust tra diritto nazionale e diritto dell’Unione europea”, organizzato da Rucellai & Raffaelli a Treviso, presso la Casa dei Carraresi, sul tema del sindacato, in ambito nazionale, del giudice amministrativo sulle decisioni dell’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM).

Cintioli ripercorre l’annoso dibattito sviluppatosi intorno alla questione dell’idoneità del sindacato giurisdizionale amministrativo sulle decisioni dell’autorità antitrust, che ha diviso la dottrina tra nozione di “sindacato debole” e necessità di controllo di full jurisdiction.

Una questione che si è recentemente riaperta in ragione della forza propulsiva della norma di nuova introduzione che recepisce la direttiva europea in tema di private enforcement: l’art. 7 del decreto legislativo n. 3/2017, che ha previsto un’efficacia vincolante del provvedimento sanzionatorio AGCM divenuto definitivo nei confronti del giudice civile nelle cause follow on.

Particolare attenzione è dedicata alla qualità e completezza dell’accertamento del giudice amministrativo e alla questione delle garanzie difensive che mette in discussione la sufficienza del sindacato.

Cintioli difende una visione non sostitutiva del processo amministrativo sulle decisioni antitrust e ammonisce sull’importanza di un giudizio che assicuri una completa verifica dei fatti e, quindi, una cognizione piena, anche sul piano economico.

 

 

rosailaria iaquinta

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