Ambienta cede Namirial a Bain Capital: gli studi legali nel deal
Ambienta Sgr, uno dei più grandi asset manager europei interamente focalizzato sulla sostenibilità ambientale, ha firmato di un accordo vincolante per la cessione di Namirial (digital transaction management software). Ambienta cederà la propria partecipazione di maggioranza a Bain Capital, uno dei principali fondi di investimento a livello globale. Il fondatore di Namirial Enrico Giacomelli ed il management, guidato dal ceo Max Pellegrini, manterranno una quota significativa nella società, a conferma del loro impegno e pieno allineamento con la strategia di crescita futura del gruppo.
Per i profili legali, Legance ha assistito Bain Capital nell’acquisizione di una partecipazione di maggioranza di Namirial, azienda attiva nella digital transaction management software. La partecipazione è stata ceduta da Ambienta SGR, asset manager europeo interamente focalizzato sulla sostenibilità ambientale, assistita da PedersoliGattai.
Legance ha agito con un team guidato da Andrea Botti e Laura Li Donni e composto da Filippo Benintendi e Riccardo Paganin oltre che da Giulia Raffaelli, Ruggero Artale e Luigi Gaudiosi per gli aspetti corporate. I profili financing sono stati seguiti da Tommaso Bernasconi, Beatrice Zillio e Mattia Longo mentre quelli antitrust da Vito Auricchio e Guendalina Catti De Gasperi. Lucio Scudiero ha curato gli aspetti di data protection.
Magda Picchetto e Lorenzo Stellini di Aures Partners hanno assistito i manager.
PedersoliGattai ha agito con un team composto, per i profili corporate dal partner Gerardo Gabrielli e composto dalle counsel Carolina Gattai e Cristina Riva oltre che dagli associate Giacomo Taidelli e Vittorio Montironi, per i profili finance dal partner Gianluca Coggiola e dalla associate Viola Mereu, per i profili antitrust e golden power dal partner Davide Cacchioli e dal senior associate Jacopo Cislaghi e per i profili di due diligence dal counsel Nicola Martegani, dal senior associate Matteo Bortolotti e dalla associate Martina Moroni e, per gli aspetti di diritto amministrativo, l’associate Donatella Di Gregorio.
Pirola Pennuto Zei & Associati ha assistito Bain Capital per tutti gli aspetti fiscali di struttura dell’operazione con il partner Nathalie Brazzelli e l’associate partner Filippo Jurina. Facchini Rossi Michelutti ha assistito Ambienta per gli aspetti fiscali dell’operazione con il partner Giancarlo Lapecorella ed il senior associate Armando Tardini.
Dall’ingresso nel capitale nel 2020, Ambienta ha significativamente potenziato Namirial, rafforzandone l’organizzazione e il modello di governance, nominando un nuovo ceo e supportando lo sviluppo continuo del proprio portafoglio prodotti. In partnership con il management, Ambienta ha inoltre promosso un ambizioso programma di crescita per linee esterne con 7 acquisizioni, consolidando la leadership di Namirial e rendendola il punto di riferimento mondiale nella digitalizzazione dei processi critici in settori altamente regolamentati. Durante il periodo di investimento, la società ha più che raddoppiato il numero di dipendenti, triplicato i ricavi, quadruplicato la redditività e ampliato la propria presenza globale in Europa, America Latina e Sud-est asiatico, servendo oggi oltre 3 milioni di utenti e 150mila clienti in 85 Paesi.
Riducendo in modo significativo l’utilizzo di carta e il consumo di risorse indirettamente connesse – tra cui energia, acqua ed emissioni di CO₂ legate alla sua produzione – nonché la necessità di spazi fisici per l’archiviazione, Namirial consente alle aziende di adottare un modello operativo più efficiente e sostenibile dal punto di vista ambientale. Ambienta ha riconosciuto fin dall’inizio che la dematerializzazione dei processi aziendali rappresenta un fattore chiave per abilitare un progresso economico sostenibile, capace di generare benefici su più livelli. In quest’ottica, Namirial è stata identificata come un campione ambientale e un protagonista centrale della transizione digitale sostenibile.
La crescita di Namirial sotto la guida di Ambienta ha quindi permesso di ottenere risultati significativi anche in termini di sostenibilità ambientale. La digitalizzazione dei processi aziendali, abilitata dalle soluzioni di Namirial, ha infatti permesso di risparmiare oltre 1,2 milioni di metri cubi d’acqua – equivalenti a 500 piscine olimpioniche – e di evitare il consumo di oltre 15mila tonnellate equivalenti di petrolio, pari al fabbisogno energetico annuo di 320mila frigoriferi. Parallelamente, la transizione dai documenti cartacei ai flussi digitali ha comportato una riduzione di quasi 50mila tonnellate di CO₂, equivalente alla quantità assorbita ogni anno da 2,2 milioni di alberi.
Nella foto, da sinistra, Laura Li Donni, Gerardo Gabrielli e Nathalie Brazzelli