Alpa: Aspettiamo il regolamento sulle specializzazioni
“Un anno cruciale per l’avvocatura” quello appena trascorso con l’approvazione della gran parte dei regolamenti attuativi della riforma forense su cui “attendiamo la definizione del regolamento sulle specializzazioni e l’attuazione dei principi sulle società tra avvocati e degli altri adempimenti per poter completare il disegno di un avvocato moderno, libero, autonomo e indipendente”. E un’occasione per ribadire “il ruolo essenziale dell’avvocatura nell’amministrazione della giustizia, sia a tutela della difesa dei diritti dei cittadini, sia nel sostenere con spirito di collaborazione e con proposte concrete i progetti di riduzione dell’arretrato e di efficienza della macchina della giustizia”.
Il presidente Guido Alpa è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario che si è celebrata in Corte di Cassazione alla presenza del presidente del Senato, nell’esercizio delle funzioni di presidente della Repubblica, del presidente della Camera, del primo presidente e del Procuratore generale della Cassazione e del Guardasigilli.
Sul completamento della riforma forense, il presidente del Cnf ha evidenziato gli aspetti principali del nuovo codice deontologico entrato in vigore di recente, che – come ha ricordato Alpa – “ha introdotto, oltre ad una nuova concezione dell’illecito basato sul principio della tipicità, importanti principi per la difesa dei diritti dei cittadini, riguardanti i rapporti con il cliente, i rapporti con i colleghi e il ruolo dell’avvocato nel processo”.
Circa il problema della forte riduzione dei redditi e la difficile situazione economica in cui versano i professionisti, Alpa ha sottolineato l’importanza della entrata dei nuovi parametri che, “oltre a restituire il riconoscimento della dignità dei compensi per la categoria forense, hanno introdotto maggiore trasparenza e imparzialità, prevedibilità dei costi delle prestazioni professionali, nell’interesse esclusivo di cittadini e imprese”.
L’avvio del processo telematico, l’istituzione e la promozione presso gli Ordini di Camere arbitrali per la soluzione alternativa delle controversie affidate ad arbitri competenti ed imparziali, la proposta di introdurre nel processo ordinario un meccanismo, garantito dalla parti, per trasferire le cause pendenti ai procedimenti arbitrali (cosiddetta translatio iudici). E ancora: la negoziazione assistita dagli avvocati, fortemente voluta dal Consiglio nazionale, l’istituzione dell’Osservatorio permanente sulla giurisdizione, che consentirà di migliorare le best practices e la collaborazione tra avvocati e magistrati, sono solo alcuni esempi citati da Alpa, per ribadire l’impegno continuo dell’avvocatura nella ricerca di misure efficaci per la soluzione dei conflitti futuri, per la riduzione dell’arretrato e, più in generale, dei problemi più acuti che il sistema giustizia ancora presenta.