Al via “Gattai, Minoli, Partners: diritto allo studio”

Lo studio legale promuove l’inclusione e la mobilità sociale. Succede a Milano, dove Gattai, Minoli, Partners ha strutturato il programma pluriennale ‘Gattai, Minoli, Partners: diritto allo studio’, in collaborazione con Fondazione di Comunità Milano, Università degli Studi di Milano e l’Ufficio Scolastico Territoriale.

Il programma è volto a individuare, ogni anno, nelle scuole superiori delle zone più «fragili» dell’area metropolitana di Milano quattro giovani talenti, che con altissime probabilità sarebbero costretti a lavorare anziché perseguire il percorso universitario. L’iniziativa punta a sostenerli economicamente con un congruo appannaggio mensile, ancorato al merito, durante i 5 anni del corso di laurea in giurisprudenza, che svolgeranno presso l’Università degli Studi di Milano a partire dall’a.a. 2023/2024. Lo studio, nell’ambito del programma si impegna a monitorare e aiutarli moralmente e tecnicamente durante il percorso di studio nonché a garantire il loro avviamento al lavoro inserendoli nell’organico dello studio (o di studi legali di pari livello) per almeno i due anni successivi al conseguimento del diploma di laurea, con trattamento economico e percorso di formazione pari a quello dei collaboratori dello studio con la stessa seniority.

«Con il programma, ‘Gattai, Minoli, Partners: diritto allo studio’ desideriamo restituire qualcosa di tangibile alla comunità territoriale cui siamo legati, dando la possibilità a giovani talenti, che altrimenti andrebbero persi, di studiare e poi di essere avviati al nostro lavoro – dichiara il managing partner, Bruno Gattai -. Siamo convinti che questa iniziativa favorirà, all’interno dello studio, la diversità arricchendo la qualità tramite il confronto con una pluralità di prospettive e, in ultima analisi, che ciò vada a vantaggio anche dei nostri clienti. Crediamo sia una buona risposta a un grande problema e abbiamo deciso di renderla pubblica anche per stimolare iniziative analoghe in altri settori».

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che in Italia ci sono 2 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi di formazione (NEET) di cui il 17% in Lombardia. Il Paese è al 34esimo posto per mobilità sociale: il 67% di persone non diplomate mantiene lo stesso grado di educazione dei genitori e solo il 6% si laurea; il 21% degli studenti di giurisprudenza abbandona nei primi 3 anni e una buona parte lo fa per ragioni economiche.

Lo studio ha identificato uno specifico purpose nella creazione di valore per i clienti e per la società: dare opportunità di lavoro, crescita e realizzazione individuale a giovani provenienti dalle aree più fragili della città metropolitana di Milano, ma di talento. Lo studio, nel 2023, pubblicherà il suo primo bilancio di sostenibilità che darà atto di quanto fatto e degli obbiettivi futuri, in modo chiaro e misurabile.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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