Al via a Milano la decima Competizione italiana di mediazione
È iniziata oggi la 10ma edizione della Competizione italiana di mediazione – Cim, una gara tra 100 studenti, in rappresentanza di 14 Università, che si sfidano per aggiudicarsi il titolo di miglior mediatore di controversie. Il 9 luglio ci sarà la proclamazione del vincitore.
La Cim è organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano La Statale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, che ospitano l’evento in presenza dopo che le scorse due edizioni si erano svolte online.
Il programma
Dopo l’evento inaugurale del 7 luglio, il giorno 8 luglio presso l’Università degli Studi di Milano La Statale si svolgeranno le simulazioni, a cui sarà possibile assistere. Sabato 9 luglio in mattinata si terrà la proclamazione dei vincitori presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La gara
Ciascuna Università schiera una o due squadre, composte da 2 a 6 studenti: nella presente edizione saranno in tutto 18. Le squadre si sfidano davanti a una giuria di mediatori professionisti in una serie di mediazioni e udienze simulate, per dimostrare le capacità dei propri rappresentanti di negoziare le controversie. Nell’incontro alcuni studenti indossano le vesti dell’avvocato difensore e altri i panni della parte in causa. In particolare, simulando una controversia, le due squadre cercheranno di utilizzare al meglio le tecniche di negoziazione apprese nel corso universitario. Il mediatore che conduce l’incontro è un mediatore professionista, così come lo sono i due valutatori che assistono alla simulazione. Grazie ai voti di questi ultimi viene stilata la classifica finale.
Oggetto delle simulazioni sono casi riguardanti, tra gli altri, la locazione di un immobile (complicata dal fatto che proprietario e conduttore sono fratelli con un rapporto molto conflittuale); la violazione di diritto d’autore (un’impresa contesta a una concorrente di avere copiato alcuni produzioni grafiche); la realizzazione di un software (due imprese hanno concluso un accordo in base al quale l’una avrebbe realizzato per l’altra un software molto avanzato per l’organizzazione dell’azienda. A conti fatti, però, il costo è molto superiore a quanto preventivato).
Le parole di Stefano Azzali
“Il nostro obiettivo è promuovere e diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie, rispetto al procedimento del Tribunale ordinario” ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano. “La Competizione italiana di mediazione stimola le vocazioni degli studenti e li indirizza a coltivare le competenze per diventare futuri mediatori: non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, problem solving, doti comunicative e di negoziazione. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società.”