AEROPORTI, ERNST & YOUNG FA ORDINE TRA GLI ASSET F2i

È Ernst & Young a firmare la due diligence che ha consentito a F2i sgr, il fondo infrastrutturale guidato da Vito Gamberale, di riorganizzare le principali partecipazioni detenute negli scali aerei, conferendo le quote detenute in Sea e Sagat alla holding F2i Aeroporti, che già controlla il 70% di Gesac, gestore di Capodichino.
Come riportato dall’agenzia di notizie Radiocor, la honding acquisirà il controllo del 50,79% di Sagat, rilevato un anno fa dal Comune di Torino e da Sintonia, e il 35,7% di Sea (aeroporti milanesi).
Ernst&Young ha svolto la valutazione di ogni singolo asset.
Nello specifico, la partecipazione in Sagat (società che gestisce l’aeroporto di Torino ma, attraverso il 55% di Aeroporti Holding, controlla anche il 33% dello scalo di Firenze e il 7% del Guglielmo Marconi di Bologna) vale tra 66,4 e 70 milioni. F2i, però, ha preferito effettuare il conferimento (con relativo aumento di capitale) a un valore leggermente più prudente e pari a 63,5 milioni. Per l’intera Sagat fanno circa 125 milioni.
Il 35,7% di Sea, invece, secondo gli esperti di Ernst & Young, vale tra 518 e 472,2 milioni di euro. Ciò implica una stima complessiva del gruppo con un massimo di 1,45 miliardi e un minimo di 1,32 miliardi. Anche su Sea, il conferimento da parte di F2i nella holding degli aeroporti è avvenuto a un valore più basso rispetto a quello indicato dai consulenti, per la precisione a 445 milioni, che implica una valutazione complessiva di Sea di 1,24 miliardi.

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