Advant Nctm, oltre l’istituzionalizzazione
Nell’anno delle integrazioni tra studi legali (si veda l’articolo che segue in questo numero di MAG), anche Advant Nctm ha fatto la sua mossa mettendo a segno un’importante operazione nel settore della consulenza e del contenzioso regolamentare, integrando la boutique Zitiello Associati. Il deal, rivelato in anteprima da Legalcommunity, ha portato nello studio un team di ventidue professionisti che ora portano a più di 300 (inclusi i praticanti) i legali attivi in Advant Nctm.
Nel dettaglio si tratta di tre soci più un socio onorario, Luca Zitiello, che avrà il ruolo di of counsel, a cui si aggiungono tre counsel, 14 collaboratori e una ulteriore of counsel.
MAG ha incontrato Paolo Montironi, socio fondatore e senior partner dello studio, per leggere nel dettaglio la valenza strategica di questa operazione che, nota l’avvocato, arriva in scia a una serie di altri innesti che stanno contribuendo a delineare i tratti dello studio che verrà.
L’operazione Zitiello Associati rafforza in maniera sostanziale il presidio di Advant Nctm nel settore del cosiddetto regolamentare finanziario (bancario e assicurativo). Lo studio Zitiello è sul mercato dal 2006 e in questi anni ha consolidato posizione e reputazione in una nicchia di mercato destinata a essere sempre più rilevante, considerata la tendenza all’iper regolamentazione del mondo finance. «In un mercato che si concentra sempre di più – dice Montironi – avevamo due opzioni. La prima era rappresentata dalla ricerca di una fusione tra eguali. La seconda era l’integrazione di competenze già esistenti attraverso un’operazione verticale. Abbiamo scelto quest’ultima». Le ragioni sono diverse. «Anzitutto si tratta di un’operazione meno rischiosa rispetto a realizzare una fusione con uno studio di dimensioni simili alle nostre. Selezionare un partner con cui realizzare un’integrazione verticale, vale a dire in una specifica area di pratica in cui ci interessa crescere e rafforzarci vuol dire ridurre l’overlapping», prosegue Montironi. Ovviamente, poi, ci sono le tematiche correlate. Acquisire uno studio di pari o simili dimensioni significa prendere tutto quello che “di buono e di cattivo” si può ottenere da un’operazione del genere e, con ogni probabilità sottoporre lo studio allo stress derivante dalla seguente serie di uscite legate alla integrazione. Inoltre, c’è il delicato e fondamentale tema della gestione delle culture differenti. «Questo, alla fine, se non gestito adeguatamente, può arrivare ad annullare del tutto o quasi i benefici derivanti da un’integrazione». E il modello che in questi anni ha guidato la crescita e il consolidamento di Advant Nctm come one stop shop è qualcosa che lo studio non intende mettere in discussione. «Abbiamo studiato e vagliato tutti questi aspetti in anticipo – sottolinea Montironi –. Considerando la fattibilità sul piano strategico, la convenienza su quello del business e la integrabilità sul fronte culturale». Ma soprattutto, questa operazione si è inserita in un insieme di iniziative con cui Advant Nctm sta cercando di rispondere alla domanda: «What next?». «Sia l’avvio del progetto Advant (si veda il numero 168 di MAG) sia quest’ultima integrazione sono azioni mirate non solo a consolidare l’istituzionalizzazione dello studio ma anche a fare sì che l’organizzazione sia in grado di durare nel tempo e superare i suoi fondatori». Nell’arco dei prossimi dieci anni, sottolinea Montironi, «perderemo, per sopraggiunti limiti d’età, all’incirca 30-35 soci, molti dei quali sono stati tra gli iniziatori di questo studio e per anni sono stati anche un punto di riferimento sia sul piano professionale, sia su quello della gestione. Per arrivare preparati a questo passaggio generazionale, a questa sostituzione oserei dire, bisogna lavorare con grande anticipo. E questo è quello che stiamo facendo. In particolare, c’è un gruppo di una quindicina di giovani soci che si sta occupando direttamente della progettazione dello studio del futuro e che sta operando in sostanziale autonomia. Io, Alberto (Toffoletto, ndr), Sante (Ricci, ndr) e Vittorio (Noseda, ndr) ci limitiamo a…
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