Addio a Negri-Clementi, giurista d’avanguardia

Addio a Gianfranco Negri-Clementi (nella foto). Il giurista innamorato dell’arte, decano dell’avvocatura d’affari nazionale, si è spento ieri a Milano.

Nato “per caso”, come gli piaceva dire con una battuta, in quel di Roma 86 anni fa, aveva origini valtellinesi e un’educazione fieramente milanese. Nella città della madunina è cresciuto, si è formato (laureandosi magna cum laude alla Statale di Milano) e ha svolto tutta la sua carriera che lo ha portato, tra l’altro, a fondare Nctm prima e la boutique che porta il suo nome poi.

Nel 1955, mentre avvia una prima collaborazione con l’istituto di Diritto Internazionale dell’Università di Milano, comincia a fare l’avvocato e nel 1961 diventa già cassazionista. Fonda il suo primo studio che gradualmente si specializza in commerciale internazionale e comincia ad acquisire una clientela di primo piano tra le grandi famiglie industriali, banche, assicurazioni e le aziende del tessile, dell’edilizia e dell’elettronica.

Negli anni ’80 fonda uno studio associato gettando il seme di quello che poi diventerà Nctm, uno dei progetti professionali più innovativi della storia recente del mercato legale italiano. La prima realtà a darsi una sigla per nome, la prima organizzazione a puntare sul concetto di istituzionalizzazione e spersonalizzazione.

Nel 2011, poi, assieme a sua figlia Annapaola e a un gruppo di selezionati professionisti, decide di fondare un nuovo studio boutique.

La nascita dello studio Negri-Clementi non è un progetto che mira a una sorta di riaffermazione personale ma si dimostra un’iniziativa concepita per affermare un certo modo di esercitare la professione. «Anche io ormai», scrive l’avvocato in una lettera inviata nel 2014 a MAG, «credo che ciò che conta non è il segno in sè sulla bandiera, ma il modo con il quale la si porta sempre avanti e la opinione che così si è guadagnata, unico premio e valore per aver perseguito il proprio ideale».

Oltre al diritto praticato da libero professionista, Gianfranco Negri-Clementi si è dedicato anche all’attività accademica. È stato professore a contratto di corporate governance alla Bicocca e componente di numerosi consigli di amministrazione (tra i quali Unicredit, Telecom Italia, Allianz Bank, Investitori Sgr, Perfetti Van Melle e altri ancora) oltre che membro dei consigli direttivi di diverse istituzioni non-profit.

Molti, infine, lo ricorderanno per il suo profondo amore per l’arte. Una passione che ha saputo anche coniugare con quella per la legge divenendo uno dei primi avvocati ad avere analizzato il diritto dell’arte e ad avergli dedicato un’opera scientifica fondamentale: la collana Il Diritto dell’Arte, in quattro volumi, edita da Skira (2012, 2013, 2014) ed Egea (2017).

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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