Addio ad Angelo Giarda
Uno dei più autorevoli penalisti italiana. Addio ad Angelo Giarda, avvocato e maestro di tanti colleghi che si è spento il 9 maggio, ennesima vittima della pandemia di Covid-19.
Professore emerito di diritto processuale penale all’Università Cattolica di Milano è stato l’avvocato coinvolto in tanti casi di grande rilevanza.
Classe 1940, si era laureato all’università di Pavia a pieni voti nel 1963. Da lì è cominciata la sua carriera universitaria andata in parallelo all’attività nel foro.
Molto bello il ricordo che ne ha condiviso il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo: «Ho sostenuto l’esame di procedura penale nella prima sessione tenuta dal Prof. Giarda, che era appena arrivato in Cattolica dall’Università di Trieste. Non l’avevo mai visto prima. La prima impressione è stata quella che poi mi si è cementata conoscendolo nel corso degli anni: l’impressione di un uomo buono. Così è stato da professore, avvocato e consigliere dell’Ordine: sempre accogliente ed affabile. La sua evidente sapienza non respingeva, come a taluni accade: per questo era amato dagli avvocati. Una delle ultime volte che l’ho visto, si è affacciato nel video del figlio Enrico durante una riunione di Consiglio. Forse, a pensarci, è stata l’ultima. Anche allora, pur in quel frammento di schermo e di tempo, il solo vederlo aveva allietato tutti noi consiglieri. Ci mancherà, ma non lo dimenticheremo.»
In una delle ultime interviste, lo scorso febbraio a il Giornale, Giarda aveva parlato della situazione delle carceri e della riforma della giustizia auspicando un impegno del governo ad intervenire «magari ascoltando non solo i magistrati ma anche noi poveri professori».