Il team della St. Gallen University (Svizzera) vince la sesta edizione dell’AIA CAM Pre-Moot
Il team dell’università svizzera St. Gallen, composto dagli studenti Marvin Finger, Fabio von May, Elena Dittli, Flurin Oehen e Sabine Fankhauser (nella foto) si è aggiudicato il titolo di migliore squadra nella 6° edizione dell’AIA CAM Pre-Moot, competizione organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano e dall’AIA – Associazione Italiana per l’Arbitrato.
La sesta edizione ha visto coinvolti 100 studenti di 19 Università e 60 tra coach e arbitri nelle giornate dell’11 e del 12 febbraio. Gli studenti universitari provenienti dai quattro angoli del mondo – dalla Russia all’India, dal Guatemala alla Turchia – si sono sfidati, su 5 round, in udienze simulate su tecniche di difesa persuasiva, che comportano la stesura di memorie e discussioni orali: gli incontri, svolti in forma di dibattiti, vedono gli studenti (“mooters”) affrontare un caso giuridico davanti a un collegio di arbitri, mettendo così in pratica le competenze e le conoscenze acquisite durante gli anni di studio e simulando le sfide tipiche dei legali di parte (gestione del tempo, responsabilità e organizzazione). Nello specifico, l’evento di CAM e AIA prende il nome di “pre-moot”, perché in questi due giorni gli studenti si sono sfidati per prepararsi alla competizione internazionale di arbitrato di Vienna, Willem C. Vis International Commercial Arbitration Moot, giunta alla sua 28° edizione che si terrà dal 26 marzo al 1 aprile 2021.
La finale ha visto fronteggiarsi i team dell’Università di St. Gallen e dell’Università di Verona davanti a un tribunale arbitrale composto dal presidente Paolo Marzolini (partner di Patocchi & Marzolini a Ginevra), Maria Beatrice Deli (segretario generale di AIA) e Stefano Azzali (direttore generale di Camera Arbitrale di Milano). Il caso giuridico oggetto di dibattito era relativo ad una transazione di vendita internazionale soggetta alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni del 1980, e coinvolgeva anche questioni procedurali dell’arbitrato, come la giurisdizione e i poteri di un tribunale arbitrale. Criteri per valutare il team migliore: efficacia della presentazione e sequenza logica dell’arringa, capacità persuasiva delle conclusioni, conoscenza della legge e del caso giuridico, linguaggio ritmato e scandito, capacità di coinvolgimento degli arbitri e di reazione controllata a domande incalzanti.