Dalla riforma organizzativa alle esigenze di crescita

Autore: Olimpio Stucchi e Nicola Petracca con la collaborazione di Fabiana Corsi, Paola Fuso, Ferruccio Pez
Società / Studio: LabLaw Studio Legale
Data di pubblicazione: 8 Luglio 2012
Lingua: Italiana
Numero di pagine: 15.3

In questo numero:

La miscellanea di articoli sul pubblico impiego qui proposta ed avente ad oggetti i temi più problematici del settore, si impone a distanza di quasi tre anni dalla legge delega 4 marzo 2009 n. 15 e del relativo decreto di attuazione n. 150 del 27 ottobre del 2009, così da fotografare l’impatto nell’an e nel quantum di quella Riforma della Pubblica Amministrazione, il cui ultimo atto sistematico e “dedicato” si rinviene nella Riforma Brunetta. Invero, la difficoltà di tracciare un bilancio, sul piano tecnico-giuridico, degli esiti dell’intervento normativo è determinata da due fattori fondamentali.

Il primo è un certa defaillance d’origine, cioè ritenere, come espressamente proclamato, che tale legislazione potesse di per sé costituire una vera, e soprattutto organica, “riforma” della pubblica amministrazione.
Il secondo consiste nelle difficoltà di realizzazione incontrate nella stessa, derivanti direttamente o indirettamente dalle norme contenute nelle leggi finanziarie degli ultimi anni che hanno di fatto frustrato ogni ansia di rinnovazione e che sono tutte presenti nell’Accordo stilato dal nuovo Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, le Regioni, le Province, i Comuni e le Organizzazioni Sindacali del 4 maggio 2012.

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