Studi legali: 10 debutti (negli ultimi 5 anni) da incorniciare
di giuseppe salemme
Gli avvocati italiani hanno risposto con resilienza all’intera Covid-situation. Ognuno dei numeri di MAG usciti negli scorsi mesi ha provato a raccontarlo, con testimonianze, esempi, spunti e idee provenienti da professionisti di tutta Italia alle prese con le ripercussioni dell’emergenza sanitaria.
Ma c’è un indicatore ulteriore e assolutamente oggettivo di quest’attitudine, e va rintracciato nel numero di realtà professionali fondate o che hanno cominciato ad operare proprio durante il picco dell’emergenza sanitaria. Il trend degli ultimi anni, che ha visto un numero sempre crescente di nuove insegne proporsi sul mercato, non si è assolutamente interrotto nel 2020: a partire da progetti come UniQLegal e WiLegal (si vedano nell’ordine i numeri 134 e 145 di MAG), per finire con iniziative come Legister, Vocati, Ageflex, Gr Legal e Blasi & Vallini. Tutte realtà nate in un periodo avverso, o nate proprio per il periodo avverso.
STATISTICHE. La voglia d’indipendenza e lo spirito d’iniziativa sicuramente non mancano, quindi. Ma può dirsi altrettanto dell’abilità a farsi largo in un mercato difficile e ricco di player agguerriti come quello dei servizi legali? Un’indagine svolta da MAG su un campione formato dai principali studi indipendenti fondati negli ultimi 5 anni lo ha rivelato. Complessivamente, di tutte le insegne legali nate tra il 2015 e il 2019, il 15,6% non è più operativo.
Il tempo che passa è una variabile che conta e che dimostra quanto sia arduo resistere in un mercato altamente competitivo e concorrenziale. Infatti, delle insegne nate nel 2015, il 44,4% non è più attivo, o per lo meno non nella stessa forma. Ne consegue che, invece, il 55,6% delle insegne nate nel 2015 è riuscita a festeggiare il quinto compleanno.
Se, invece, si amplia la base di dati e si guarda al triennio 2015-17, la situazione migliora, e la percentuale delle chiusure scende al 22,2% (a fronte di un dato del 10% relativo al 2016 e del 25% relativo al 2017).
Infine, aggiungendo al campione i progetti professionali partiti anche gli anni 2018 e 2019, la percentuale delle realtà sparite scende al 15,6%, come detto, ma solo perché nessuna di queste insegne più recente ha (almeno per il momento) cessato di esistere.
Ma quali sono le ragioni che portano a tali chiusure? La casistica non è particolarmente variegata. In quattro casi su cinque (85,7% dei casi) le ragioni sono da rintracciare nell’abbandono del progetto da parte di uno o più soci-chiave (spesso i fondatori) o nella vera e propria confluenza dello studio in realtà più grandi (queste due eventualità ricorrenti rispettivamente nel 57,1% e nel 28,6% dei casi).
BEST. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla storia di quelle insegne indipendenti che, invece, sono riuscite, in un lasso di tempo anche molto breve come può essere un quinquennio, a crescere e ad affermarsi come player di riferimento.
MAG ne ha selezionate dieci: sono, a nostro avviso, le realtà più interessanti e che più hanno saputo guadagnarsi un posto nel mercato dei servizi legali tra quelli nati negli ultimi 5 anni. Eccole, in ordine cronologico, dalla più “risalente” alla più “recente”.
Puri Bracco Lenzi
Lo studio tributario fondato nel 2015 dagli avvocati Paolo Puri, Pietro Bracco e Guido Lenzi (inizialmente a Roma e dal 2017 anche a Milano) ha saputo in breve tempo conquistarsi una rilevante posizione di mercato. Diversi i settori presidiati: dall’immobiliare, con diverse operazioni condotte al fianco di DeA Capital Real Estate, all’energy, con la recente assistenza fiscale fornita a Repower per l’acquisizione di 10 impianti fotovoltaici in Puglia; passando per il fashion/retail, con l’incarico della regia legale della maxi operazione Eccellenze Italiane (che vi abbiamo raccontato sul numero 133 di MAG).
Ad oggi, e con i recenti ingressi di Daniela Delfrate e Luca Romanelli, lo studio conta più di 50 professionisti.
Amtf
L’insegna multipractice degli avvocati Alberto Crivelli, Michele Gioffré, Tommaso Ferrario e Gian Filippo Schiaffino (quest’ultimo alla guida di una delle prime practice penalistiche con focus principale su societario e white collar crime) ha chiuso il 2019 con un +18% di fatturato, confermando ancora una volta il trend di crescita iniziato nel 2015.
Il 2020 ha visto continuare, in particolare, l’impegno dello studio nel settore energy: sia in sede stragiudiziale, con l’assistenza al progetto European Energy (realtà che lo studio segue dal 2016) che in sede giudiziaria, con un dipartimento di litigation che è stato tra l’altro rafforzato dall’ingresso del socio Gennaro Arcucci e del suo team.
Una curiosità: lo studio ha spesso affiancato l’ex calciatore e attuale allenatore della Juventus Andrea Pirlo, ad esempio nell’organizzazione della sua partita di addio al calcio giocato allo stadio San Siro. …
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