Avvocati energy, il futuro è sostenibile – report

Il centro ricerche di legalcommunity presenta i dati dell’ultima survey dedicata al settore. Sono 45 le insegne sotto la lente. Un giro d’affari in crescita (+5%) e che si stima a 255 milioni circa

 

 

La sostenibilità e l’attenzione verso uno sviluppo sempre più green del settore si conferma il principale trend del mercato energy & infrastructure. La spinta verso le rinnovabili, sostenuta da un continuo sviluppo tecnologico, pone gli operatori davanti a situazioni inedite. Saper offrire soluzioni innovative in uno scenario in corso di evoluzione è dunque la sfida che avvocati e studi legali stanno quotidianamente affrontando.

Nell’annuale report sul settore, l’analisi condotta dal Centro Ricerche di Legalcommunity ha preso in considerazione le attività e le performance del 2019 di 45 insegne. Il nutrito campione consente di fotografare l’attuale situazione del mercato dei servizi legali sul fronte energy e infrastructure. Un comparto che ha fatto registrare un giro d’affari stimato di circa 255 milioni di euro. Il dato, a parità di perimetro, è in leggera crescita (+5%), rispetto a quello relativo al 2018, con le prime 10 insegne che riescono ad aggiudicarsi il 66% del fatturato dell’intero mercato.

 

 

Fra le realtà più ricche figurano non solo organizzazioni italiane full service e studi internazionali, ma anche il dipartimento legale di Deloitte e il TLS di PwC. A rappresentare le organizzazioni generaliste italiane troviamo in ordine alfabetico BonelliErede, Chiomenti, Gianni Origoni Grippo Capelli & Partners e Legance. Mentre, per quanto riguarda gli studi internazionali, si posizionano nella top ten per fatturato Dentons, Dla Piper, Freshfield e Hogan Lovells.

Tra gli studi i cui fatturati complessivi sono maggiormente legati all’attività svolta nel comparto energy, si riconferma L&B Partners. La boutique guidata da Michele di Terlizzi vanta una specializzazione verticale nell’ambito delle rinnovabili.

In questa classifica troviamo poi studi specializzati in ambito amministrativo quali Fidanza Gigliola e Todarello & Partners. Accanto a loro, con fatturati energy driven per il 50% o più, figurano tre insegne internazionali: Watson Farley & Williams, Ashurst e Curtis Mallet-Prevost Colt & Mosle.

Spostando il focus dai volumi d’affari alle dimensioni dei team, la composizione della classifica rimane sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno. Grimaldi conferma la sua posizione di vertice, ma viene raggiunto da Legance, grazie anche all’ingresso di 18 nuovi professionisti. Di particolare importanza per l’insegna nata nel 2007 l’arrivo a gennaio 2019 di Cristina Martorana, proveniente da Orrick.

Più in generale sono stati in totale 72 i nuovi ingressi nei team energy appartenenti al campione di studi preso in analisi. La percentuale maggiore degli spostamenti ha riguardato gli associate, fascia che ha il peso percentuale maggiore rispetto agli 870 professionisti su cui si è concentrata la ricerca. Tra gli of counsel da sottolineare l’ingresso di Giulio Napolitano in Chiomenti. Il 2019, però, è stato caratterizzato soprattutto dallo spostamento di un numero significativo di partner.

Oltre al lateral messo a segno da Legance con l’ingresso dell’avvocata Martorana, altri spostamenti di rilievo hanno visto protagonisti Marco Cerritelli e Carsten Steinhauer, usciti entrambi da McDermott Will & Emery per fare il loro ingresso rispettivamente in Chiomenti e Dentons, nonché Marco Jannon, che ha lasciato Puri Bracco Lenzi per approdare in Pavia e Ansaldo. Determinanti per lo sviluppo dei team energy dei rispettivi studi sono stati l’arrivo di Carla Mambretti in Gattai Minoli Agostinelli, dopo 26 anni di collaborazione con Lombardi e Associati (oggi fuso con BonelliErede), l’ingresso di Oriana Granato in EY, dopo una lunga esperienza in Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, e l’approdo, dopo sette anni di collaborazione con Paul Hastings, di Lorenzo Parola in Herbert Smith Freehills. Con lui il suo team storico composto da quattro associati e dalla partner Francesca Morra.

La ricerca, svolta intervistando sia i professionisti attivi nel settore sia i loro clienti, ha consentito anche di far emergere i nomi degli studi e degli avvocati più segnalati dai colleghi e dal mercato.

Il podio degli studi più menzionati dai peers è occupato da Dla Piper, Orrick e Ashurst. Non di molto difforme il giudizio del mercato, che vede fra le associazioni più segnalate, oltre a Orrick e Ashurst, Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.

Sul fronte relativo ai professionisti, i più segnalati dai peer sono stati nell’ordine Lorenzo Parola di Herbert Smith Freehills e Carlo Montella di Orrick. La terza piazza è invece occupata da Francesco Puntillo di Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e Francesco Novelli di Dla Piper. Per quanto riguarda le preferenze del mercato, ritroviamo Parola e Puntillo. Il primo è leader di questa classifica, mentre Puntillo condivide il terzo gradino del podio con Catia Tomasetti di BonelliErede. I due sono preceduti dall’avvocata Carola Antonini di Chiomenti.

Alcuni dei…

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